Politica

Consiglio comunale, 170 emendamenti sul bilancio

Entra nel vivo il preventivo 2026: il Partito Democratico deposita oltre 170 emendamenti, La città delle persone punta su IRPEF e tassa di soggiorno.

È entrata nel vivo in Consiglio comunale la discussione sul bilancio di previsione 2026. Matteo Trapani, capogruppo Pd, ha ricordato che il documento “dice che idea di città ha l’amministrazione e quali priorità sceglie di finanziare” e ha annunciato il deposito di oltre 170 emendamenti, con l’obiettivo di mettere sul tavolo “una prospettiva alternativa, concreta e riconoscibile”.

Per il PD il punto centrale è "la richiesta di rafforzare cura e servizi, con più risposte sul fronte dell’assistenza alla persona e delle politiche sociali. Trapani ha collegato il tema anche alla cultura, chiedendo programmazione e continuità, e a commercio e turismo, con l’idea di un centro storico più vissuto e quartieri dove il negozio di vicinato resti un presidio". Per il Pd, ha scritto, “ogni saracinesca che si abbassa definitivamente è una sconfitta”. Sul tavolo, inoltre, proposte su scuola, verde e spazi pubblici, casa, manutenzione nelle periferie, contrasto all’illegalità e una fiscalità “più equa”.

Sul versante delle proposte legate alle entrate, interviene anche il gruppo consiliare La città delle persone, che ha presentato due ordini del giorno su addizionale comunale IRPEF (Imposta sul reddito delle persone fisiche) e imposta di soggiorno. “Il bilancio non è solo una somma di numeri, ma una scelta politica che dice da che parte si sta”, hanno dichiarato i consiglieri Paolo Martinelli, Emilia Lacroce e Gianluca Gionfriddo.

Il primo atto, hanno spiegato, chiede di mitigare la perdita di progressività dell’addizionale IRPEF, legata alla riduzione degli scaglioni e all’aumento dell’aliquota sul primo scaglione fino a 28mila euro. “Non è accettabile che il maggior gettito si scarichi soprattutto sui redditi medio-bassi: chiediamo che una parte delle risorse venga usata in modo compensativo e progressivo per tutelare chi è più esposto”, hanno affermato. Il secondo ordine del giorno riguarda l’utilizzo del gettito dell’imposta di soggiorno: “Chiediamo trasparenza, programmazione e un ritorno concreto per la città e per i residenti”, hanno aggiunto, chiedendo anche una rendicontazione pubblica e periodica, e uno studio sugli effetti dell’overtourism (turismo di massa) per costruire una strategia pluriennale che investa su servizi e beni comuni.