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Coronavirus, colpiti turismo e trasporti

CNA Pisa, allarme economia anche nel nostro territorio: turismo e trasporto persone i settori più esposti. Chieste istruzioni e sostegno

Anche a livello locale è allarme per la tenuta delle attività economiche legate al turismo, ai servizi e al trasporto persone in particolare.

“Servono misure urgenti per proteggere le imprese sia a livello nazionale ed anche a livello locale” . E’ questo l’appello della CNA di Pisa per l’allarme Coronavirus che sta scatenando una psicosi del tutto esagerata rispetto alle reali condizioni di potenziale pericolo. Tutte le attività legate al turismo rischiano di essere messe in ginocchio: attività ricettive , ristorazione trasporti con bus , ncc e taxi soprattutto.

“Stanno arrivando, sia dal nostro paese che dall’estero, disdette a tutti i livelli. Il mese di marzo è già praticamente saltato, se l’onda di disdette dovesse estendersi anche alla Pasqua le conseguenze saranno irrimediabili – ha dichiarato il presidente CNA Pisa Francesco Oppedisano - si chiede il massimo impegno anche a livello locale, affinché siano attivate le possibili e opportune misure di sostegno alle imprese del comparto turismo e trasporto in particolare. Anche dalle nostre parti ad esempio nel trasporto persone si registra una forte contrazione della domanda per gli effetti dei provvedimenti di contenimento adottati sul Coronavirus: le disdette delle prenotazioni arrivano fino all’80%; ci sono disdette anche per i servizi di trasporto scolastico per le gite scolastiche e per le minacciate chiusure delle scuole”.

"La cancellazione di molte manifestazioni fieristiche comporta inevitabilmente una ripercussione negativa sia nel comparto del trasporto merci che in quello delle persone, in particolare nel settore Taxi e Noleggio con Conducente. La sospensione delle gite didattiche e dei viaggi di istruzione, in Italia e all’estero, sta producendo l’annullamento di tutti i servizi di trasporto nei mesi primaverili che rappresentano per le imprese del comparto dal 20% al 40% del fatturato annuale", ha detto ancora la Cna.