Politica

Mazzeo auspica la chiusura delle attività

Il consigliere regionale del Partito democratico: "Chiederò alle associazioni di categoria la disponibilità a una chiusura totale per 15 giorni"

Antonio Mazzeo (Pd)

"Questo è un momento straordinario - ha scritto Antonio Mazzeo, consigliere regionale del Pd pisano - e come tale dobbiamo mettere in campo tutte quelle misure che possono essere utili a rallentare e stoppare la diffusione del virus. Per questa ragione chiederò alle associazioni di categoria della provincia di Pisa di fare un passo ulteriore rispetto a quanto previsto dall'ultimo Dpcm: chiudere totalmente gli esercizi per i prossimi 15 giorni, con l'unica eccezione delle farmacie e di chi vende generi alimentari. Anche considerando i costi quotidiani di gestione di un esercizio credo che fermarsi completamente ora possa essere la strada migliore per poter ripartire prima possibile tutti insieme. Ovviamente, però, nessun provvedimento sarà davvero efficace se ciascuno di noi non dimostrerà di avere un assoluto senso di responsabilità verso se stessi e, soprattutto, verso le categorie più fragili e deboli".

"E' ovvio che una misura del genere ha un costo in termini economici non indifferente - ha argomentato il consigliere dem - ma noi continueremo a lavorare in questi giorni, sia a livello regionale che col governo nazionale, per mettere in campo al più presto possibile tutta una serie di misure di sostegno a partire dal settore del commercio e da quello del turismo. Pensiamo alla cassa integrazione in deroga e a un 'reddito di quarantena' per le partite iva oltre allo stop alle imposte regionali, ai mutui e ai leasing, a sgravi e dilazioni fiscali ma anche, dal punto di vista turistico, a rendere deducibile il costo della vacanza per coloro che decideranno di trascorrerle in Toscana nei prossimi mesi".

Accanto a questo, infine, Mazzeo sottolinea la necessità di provvedimenti anche a favore delle famiglie. "La giunta regionale - ha ricordato in proposito - ha già annunciato una serie di provvedimenti per incentivare il telelavoro e lo smart-working e per dare un contributo a coloro che, con la chiusura delle scuole, avranno bisogno di ricorrere a una baby sitter. In questo momento ribadisco che c'è una priorità assoluta che è quella, per quanto possibile, di stare a casa. E mai come oggi serve dare, ognuno di noi, il proprio contributo".