Attualità

Covid-19, team di studenti a caccia di fake news

Attivati anche i canali per ricevere segnalazioni e condividere informazioni attendibili, rallentando la diffusione di notizie false

Chi condivide sui social media, e in ogni altra forma, notizie false, fuorvianti o non verificate, rende più difficile la lotta alla diffusione del Covid-19. Per questo motivo, il team #stopcodiv19, composto da 25 studentesse e studenti di Medicina e Biotecnologie dei tre atenei di Pisa (Università di Pisa, Scuola Superiore Sant’Anna, Scuola Normale Superiore) continua la caccia alle fake news e ha realizzato anche un nuovo video-decalogo con le istruzioni per riconoscere le notizie false. Il gruppo ha anche aperto canali per raccogliere e diffondere materiale proveniente da fonti ministeriali e organizzazioni internazionali.

"In queste ultime settimane, da quando la pandemia è oggetto del pensiero quotidiano, si verifica un fenomeno del tutto particolare. Ogni contenuto e ogni messaggio veicolati attraverso i canali di comunicazione di massa sono polarizzati su un argomento, il virus, sul quale circolano tante informazioni false, inesatte o fuorvianti, che spingono chi vi si imbatte ad adottare comportamenti irrazionali o, peggio, dannosi per il singolo e la comunità", spiegano i ragazzi.

Il team di divulgazione #stopcovid19, costituito da studentesse e studenti dei tre atenei pisani (Università di Pisa, Scuola Superiore Sant’Anna, Scuola Normale Superiore) lavora senza sosta per individuare le “bufale”, smontarle e restituirle a chi le ha segnalate sotto forma di immagini e video esplicativi.

Il gruppo ha aperto un canale Telegram pubblico (#stopcovid19), un sito internet (https://stopcovid19.neocities.org/index.html) e un Google Drive ( https://urly.it/353cw ) aggiornati ogni giorno con il materiale prodotto. Tutte le immagini e i video resi disponibili su tali piattaforme sono liberi da copyright e possono essere scaricati e pubblicati. L’appello lanciato dagli studenti è visualizzare, imparare e, possibilmente, condividere, contribuendo così alla lotta al Covid-19.