Attualità

Covid, le addette alle pulizie chiedono garanzie

"​Le lavoratrici delle pulizie sono in prima linea", scrivono in una lettera aperta, "I dispositivi di protezione sono pochi"

"Siamo lavoratrici delle pulizie dipendenti di aziende e cooperative in appalto nei servizi pubblici, nelle Residenze per anziani, negli ospedali di Pisa e provincia.Vogliamo dire la nostra su quanto sta accadendo e ci dispiace ammettere che solo ora si capisce l'importanza del nostro lavoro di igienizzazione e sanificazione.Per anni abbiamo lavorato con pochi dispositivi di protezione individuali, contratti da fame e part time, in appalti che ad ogni rinnovo sancivano perdite salariali, orarie e contributive, hanno risparmiato su di noi, sulla sanità, sulla salute pubblica", scrivono in una lettera appello le lavoratrici.
"Ogni giorno ci rechiamo al lavoro temendo di essere contagiate, i dpi sono pochi per noi come per il personale sanitario, stanno arrivando con grande ritardo.
Vogliamo ricordare ai politici e agli enti pubblici che non si puo' piu' risparmiare su pulizie, igienizzazioni e sanificazioni, basta con gli appalti al ribasso, quello che chiediamo è una revisione di spesa per aumentare le ore a nostra disposizione, per dotarci di strumenti idonei ad accrescere servizi indispensabili per la salute pubblica.
Non vogliamo essere ringraziate per il nostro lavoro, pretendiamo solo di essere ascoltate , vogliamo fatti reali e in questi giorni stanno lesinando perfino gli incrementi di spesa, magari per procedure burocratiche legate alla revisione di spesa, ma cio' non sarebbe stato necessario se non avessero tagliato gli appalti.
Invertire la tendenza ai tagli è oggi una necessità dettata dal contagio, se lo ricordino amministratori e dirigenti a partire da oggi".