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Covid, Lopalco, "Più contagi ma meno ricoveri"

L'epidemiologo pisano torna a parlare di Covid e lo fa dicendo che probabilmente tra poco supereremo i dati di marzo nei contagi ma con meno ricoveri

Pier Luigi Lopalco

Più casi positivi, che potrebbero nel giro di poche settimane aumentare ancora arrivando ai numeri giornalieri di marzo - aprile, ma meno ricoveri in ospedale proprio perchè siamo in grado di individuare i focolai e spegnerli subito.

E' questo il parere del noto epidemiologo pisano Pier Luigi Lopalco, tornato a parlare di coronavirus e del ruolo di sentinelle che tutti noi dobbiamo avere.

"I casi di positivi al coronavirus aumentano di giorno in giorno e presto (credo in poche settimane) torneremo ai numeri giornalieri dello scorso marzo-aprile", ha scritto

"In autunno, molto probabilmente, li supereremo.Come mai? Semplice, perché ora andiamo a cercare attivamente i casi e facciamo molti più tamponi.Allora fra qualche settimana avremo gli ospedali pieni? No, perché i casi che vediamo oggi sono per lo più asintomatici o lievi.Questo vuol dire che il virus si è indebolito? No, vuol dire che ora portiamo alla luce un'alta quota di portatori asintomatici o paucisintomatici, principalmente giovani adulti, che prima non vedevamo.Allora possiamo stare tranquilli? Ni, questo è il momento di massima allerta. Nel corso della prima ondata il virus è entrato subdolamente nella popolazione e, cogliendoci di sorpresa, ha abbattuto tutta la sua forza epidemica sugli ospedali a causa dell'accumulo di una quota enorme di casi gravi."

"Oggi abbiamo costruito un muro", conclude Lopalco, "che si chiama sorveglianza epidemiologica e contact tracing. Riusciamo a identificare i focolai e cerchiamo di spegnerli. Se saremo bravi, l'ondata sugli ospedali sarà meno marcata e più gestibile.Nella prima fase la battaglia si è combattuta negli ospedali, perché non avevamo mura. Oggi la battaglia dobbiamo combatterla sul territorio. Dobbiamo rafforzare le sentinelle".