Attualità

Covid, Lopalco, "Ottimismo e prudenza"

Il noto epidemiologo, docente universitario pisano, ha invitato a non contrapporre ottimismo e prudenza, ma anzi a metterle assieme

Pier Luigi Lopalco

In un lungo post su facebook ( visibile in fondo all'articolo ), il docente universitario pisano Pier Luigi Lopalco, noto epidemiologo più volte ospite di trasmissioni televisive nazionale, ha "Provato a mettere ordine nel disordine"

"Al momento la prima ondata pandemica è in fase di risoluzione in tutta Italia", ha scritto Lopalco, "Il virus circola a bassa intensità su tutto il territorio nazionale, dando segno di sé attraverso focolai di limitata estensione in diverse regioni. Dalle indagini siero-epidemiologiche di cui si ha notizia in maniera aneddotica, la percentuale di popolazione che ha sviluppato anticorpi contro il virus è mediamente bassa nelle regioni del nord e molto bassa nelle regioni del Centro Sud".

"Ci sono cose che però non sappiamo", ha aggiunto il docente: Non esistono evidenze che le mutazioni cui è andato incontro il virus ne abbiano ridotto la aggressività in termini di outcome clinico. Al contrario, nel corso dei più recenti focolai in Italia comunque si sono registrati decessi quando il virus ha colpito pazienti fragili, ed il virus che ora circola in sud America è probabilmente lo stesso che circola in Europa. Non conosciamo il comportamento del virus in relazione al clima e quindi non sappiamo ancora cosa potrebbe succedere in estate se eliminassimo del tutto le misure di controllo ed un minimo di distanziamento fisico. Non sappiamo se ci sarà una seconda ondata in autunno inverno perché questo dipenderà fortemente dalla capacità di bloccare la circolazione del virus da parte della sanità pubblica. Non sappiamo se e quando sarà disponibile in produzione su larga scala un vaccino sicuro ed efficace".

Lopalco ha aggiunto che il lockdown ha rallentato la capacità di diffusione del virus e "Gli interventi di identificazione dei casi e tracciamento dei contatti, con conseguente interruzione delle catene di contagio e circoscrizione dei focolai, sono ad oggi le misure più efficaci di mitigazione dell'epidemia".

"Sulla base di queste riflessioni credo che ottimismo e prudenza siano due atteggiamenti da non contrapporre ma da tenere entrambi nella giusta considerazione", ha concluso il professore.