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Crimini in calo, ma a Pisa aumentano i furti

I furti in appartamento nel capoluogo aumentano del 22,61 per cento. Visconti: "Presto un tavolo di confronto sulla questione"

I furti in appartamento in città sono aumentati del 22,61 per cento rispetto al 2014, molto di più rispetto al resto della provincia che registra un aumento di appena il 2 per cento.

A rendere noti i dati sulla criminalità dell'anno che sta per finire sono stati forniti dal prefetto Attilio Visconti. In linea generale, l'indice provinciale di delittuosità nella provincia di Pisa è in calo del 9,62 per cento rispetto al 2014. "Il 2015-commenta il prefetto Attilio Visconti- è stato un anno non facile, ma positivo perché per Pisa arrivano dati confortanti dalle attività svolte dalla polizia giudiziaria".

Dalle 3500 denunce del 2014 si è passati alle 4mila del 2015. Per quanto riguarda il contrasto allo spaccio di stupefacenti, nel 2015 sono stati sequestrati 509 chili tra cocaina e hashish. Forte e decisa l'attività di prevenzione: 121 fogli di via obbligatori contro i 113 del 2014, 23 Daspo contro i 12 del 2014, 75 provvedimenti di espulsione.  Sul fronte della contraffazione e dell'abusivismo sono state denunciate 24 persone ed effettuati oltre 300 sequestri.

I furti in provincia calano del 4,63 per cento rispetto al 2014, passando da 13658 a 13026. Nel capoluogo la percentuale scende al 2,6 per cento.

Aumentano però quelli in appartamento, +2 per cento a livello provinciale, +22,61 per cento nel Capoluogo. "Se da un lato conforta il dato complessivo -sottoliena il prefetto- dall'altro si aprirà un tavolo di confronto per capire se questo aumento è dovuto a fenomeni contingenti come passaggio di carovane nomadi, o di bande criminali che si muovono sul territorio, o se stiamo assistendo a un progressivo abbandono, da parte della criminalità, della periferia per uno spostamento nei grandi centri, dove è più facile mimetizzarsi e dove anche i collegamenti permettono vie di fuga maggiori".

Aumentano, a livello provinciale, anche i furti in attività commerciali. dai 1018 del 2014 si passa ai 1116 nel 2015. "Sono furti -spiega Visconti- commessi per bisogno di materie prime perpetrati per lo più dai figli della crisi economica o in seguito ai massicci arrivi di immigrati"

Le rapine sono in calo dell' 8 per cento (da 208 a 191), diminuiscono quelle in banca ma aumentano quelle ai danni di esercizi commerciali (da 37 a 27). "Sorprende in positivo -conclude il prefetto- l'assenza di omicidi e il dato sulle estorsioni rimasto invariato. Ciò dimostra che la provincia di Pisa si conferma come una provincia non violenta, anche se gli aumenti di furti con destrezza e furti con strappo inducono a non abbassare la guardia essendo quelli che più facilmente sfociano in violenze".

A commentare i dati relativi al 2012-2013 pubblicati da Il sole 24 ore è il comandante provinciale dei carabinieri Andrea Brancadoro. "Quando vengono stilate queste classifiche Pisa è sempre svantaggiata perché si prendono sempre in esame due fattori: il numero degli episodi di criminalità e il numero di abitanti. La città di Pisa è quella che più incide sul posizionamento a livello provinciale, ma ci si dimentica che i suoi residenti effettivi sono molti di più di quelli censiti, andando a superare i 150mila"