Pisa Sporting Club

Cuadrado, "penso di essere all'80%"

L’esperienza di Cuadrado e l’entusiasmo di Maucci al centro del Media Day nerazzurro. Tra sogni Mondiali, sorrisi e voglia di imparare

Nel corso del Media Day del Pisa Sporting Club, svoltosi ieri, Juan Cuadrado e Giacomo Maucci si sono aperti alla città, mettendo in luce due percorsi diversi, ma uniti dallo stesso entusiasmo per la nuova avventura in nerazzurro.

"Avevo altre proposte e c’era la possibilità di giocare in Spagna – ha spiegato Cuadrado – ma la mia famiglia voleva rimanere in Italia. Mi sono confrontato con loro e abbiamo deciso insieme. Nella mia mente quest’anno è molto importante perché ci sarebbe la possibilità di andare ai Mondiali. Parlando con la società, ho capito che avrei potuto giocare di più e questo mi ha convinto. Il mio sogno è tornare a giocarmi i Mondiali. Darò tutto per questo e per la salvezza del Pisa".

Maucci, al debutto in Serie A, ha parlato della sua estate, "Ho fatto il mio primo ritiro con una squadra di Serie A. Giocare accanto a Cuadrado è motivo d’orgoglio. Cercherò di migliorare giorno dopo giorno, anche grazie al gruppo che ci aiuta tanto".

Sul piano personale, i due giocatori hanno idee chiare. Maucci ha detto, "Vorrei esordire e conquistare qualche minuto. Ma soprattutto voglio capire bene questo mondo e imparare osservando chi ha esperienza". Cuadrado ha aggiunto: "Voglio giocare il più possibile, restare ad alti livelli è la mia priorità".

Parlando del futuro, Cuadrado ha aperto uno spiraglio sulla sua vita dopo il calcio, "Mi piacerebbe tornare in Colombia. Ho una fondazione che si occupa di calcio e musica. Voglio aiutare i ragazzi a realizzare i loro sogni, non solo diventare giocatori".

La sua condizione fisica non è ancora al top, ma il lavoro non manca, "Sono arrivato all’ultimo, ma sto lavorando tanto. Penso di essere quasi all’80% e tra poco sarò nelle condizioni migliori per competere".

Sul rapporto con Gilardino ha detto, "Mi piace il suo stile e il modo in cui studia le partite. È un tecnico preparato, ha tanto da dare e da imparare. Ha tutte le potenzialità per diventare un grande allenatore. Noi abbiamo fiducia in lui".

Riguardo alla sua personalità in spogliatoio ha spiegato, "Ho quasi 500 partite in Serie A, è un traguardo importante. Cerco sempre di portare allegria anche nei momenti difficili. Sorridere è contagioso, ma non deve mai mancare la responsabilità. È una filosofia di vita: svegliarsi e vivere è una benedizione".

Infine, una battuta sulle critiche ricevute in carriera, "Se cado è perché mi hanno toccato. Dispiace quando non fischiano alcuni falli, ma fa parte del gioco. Ora con il Var siamo tutelati".

Maucci ha chiuso parlando del suo arrivo, "Il progetto del Pisa mi ha colpito subito. Quando ho parlato con il direttore ho capito che c’è voglia di fare le cose seriamente. Per noi giovani è importante". Sul salto da Brescia a Pisa ha detto, "Il salto è enorme, soprattutto per velocità, tempi di gioco e fisicità. Non ci si adatta in un giorno, ma ogni allenamento è un’occasione per crescere"