Attualità

Dalla Normale una luce infrarossa sul diabete

Il team di ricerca guidato dal professor Cardarelli ha aperto una nuova strada nello studio e nella valutazione della malattia grazie alla microscopia

Cellule pancreatiche

La Giornata mondiale del diabete per la sensibilizzazione sulla malattia ha portato buone notizie grazie alla Scuola Normale Superiore. Proprio da qui, infatti, si è aperta una nuova prospettiva per la ricerca sul diabete, con un importante risultato ottenuto presso il laboratorio Nest.

Il team di ricerca, guidato dal professor Francesco Cardarelli, ha utilizzato la microscopia ottica a luce infrarossa, una tecnologia che garantisce alta penetrazione nel tessuto e alta risoluzione spaziale, senza risultare tossica per le cellule e senza richiedere di manipolare il campione.

La metodica, coniugata all’utilizzo di anticorpi, ha reso poi possibile identificare la risposta metabolica al glucosio di specifiche cellule, le cellule "alfa" e quelle "beta", deputate rispettivamente alla produzione e rilascio di glucagone e insulina.

"La nostra tecnologia può svelare lo stato metabolico della cellula e la sua risposta a specifici stimoli, per esempio una variazione brusca del livello glicemico - ha spiegato Cardarelli - finora applicata a tessuti di donatori sani, si può immaginare in un futuro vicino di estenderne l’uso a tessuti di pazienti diabetici e testare l’effetto di farmaci sulla risposta metabolica delle cellule pancreatiche".

Insieme a Cardarelli, il team vede coinvolti ricercatori e ricercatrici della Scuola Normale e del Dipartimento di Endocrinologia e metabolismo dei trapianti d'organo e cellulari dell’Azienda ospedaliera universitaria pisana. Inoltre, i risultati sono già stati pubblicati sulla rivista Communication Biology, del Nature Publishing Group e presentati durante un congresso a Stoccolma.