Attualità

Dottoressa pisana alla presidenza dell'Aimc

Carola Martino, chirurgo d’urgenza in servizio nel Rischio clinico aziendale, eletta presidente dell’Associazione italiana medicina delle catastrofi

Carola Martino

La dottoressa Carola Martino, chirurgo d’urgenza e attualmente in servizio nel Rischio clinico aziendale, è stata eletta, per il prossimo triennio 2019-21, presidente dell’Associazione italiana medicina delle catastrofi onlus. Lo annuncia l'Aoup. L’elezione è avvenuta nel corso del 19esimo congresso nazionale dell’Aimc che si è svolto a Vibo Valentia dal 15 al 17 novembre, che ha rinnovato anche le cariche direttive.

La nomina nomina giunge a coronamento di un percorso professionale nel settore dell’emergenza che risale a tanti anni addietro. E’ dal 2004, infatti, che la dottoressa Martino è socia e membro del direttivo dell’Aimc. Sempre nel 2004 è stata nominata (ed è tuttora) Hospital Disaster Manager dell’Aoup, e membro dell’unità di crisi aziendale, responsabile quindi della stesura, revisione e diffusione dei piani di emergenza ospedalieri.

Dal 1996 è inoltre membro del Gcu-Gruppo chirurgia d'urgenza per interventi di protezione civile onlus. All’interno di questa associazione, negli anni, ha preso parte in qualità di medico-chirurgo a numerose missioni sanitarie internazionali a seguito di calamità naturali (terremoti in Iran, Cina, Haiti, Nepal, tsunami nello Sry Lanka) e in tre di queste è stata anche responsabile sanitario dell’ospedale da campo. Nel febbraio 2016 è stata responsabile sanitario per il progetto Asklepios di accoglienza dei migranti nell’Isola di Lesbo per l’associazione Rainbow for Africa onlus.

Dal 1987 l’Aimc offre a tutti gli operatori sanitari e tecnici un’occasione per confrontare esperienze e discutere dei principali problemi che riguardano la gestione dei soccorsi nelle maxiemergenze.

L’associazione offre inoltre l'opportunità di raccogliere proposte e lanciare iniziative che contribuiscano a sviluppare una maggiore conoscenza e consapevolezza professionale, per generare un continuo miglioramento dell’assistenza sanitaria e tecnica in caso di incidenti maggiori o di calamità.