Politica

Dighe di Marina, voto unanime in Regione

Il sì in commissione Territorio e ambiente, presieduta da De Robertis (Pd), alla mozione di Meini (Lega) e Petrucci (FdI), emendata

I lavori in corso a Marina di Pisa

Il presidente e la giunta regionali sono impegnati a sollecitare la realizzazione delle due barriere non ancora costruite delle cinque già programmate e finanziate a Marina di Pisa. Sono impegnati, inoltre, a verificare l’efficacia e l’efficienza delle barriere soffolte presenti, prendendo in considerazione anche la possibilità di aumentarne la sezione e/o realizzarne di nuove più distanti dalla linea di costa, come indicato da tecnici ed esperti. E’ quanto prevede una mozione licenziata all’unanimità dalla commissione Territorio ed ambiente della Regione Toscana, presieduta da Lucia De Robertis (Pd).

La mozione nasce dal testo presentato dai consiglieri Elena Meini (Lega) e Diego Petrucci (FdI) in seguito alle forti mareggiate del Gennaio scorso, che hanno provocato una sorta di “inondazione” di ghiaia della strada adiacente il litorale. I rilievi aerofotogrammetrici (tramite drone), batimetrici e di indagine del fondale hanno individuato diffusi fenomeni erosivi sui fondali davanti la linea di riva, che in alcuni casi si sono abbassati di un metro, ed uno spostamento dei sedimenti verso le profondità maggiori o verso i punti più protetti dall’azione del moto ondoso. Per quanto riguarda la parte emersa, è stato riscontrato un generale arretramento della linea di riva ed un abbassamento del volume della spiaggia.

Nel corso del dibattito il consigliere Fausto Merlotti (Pd) ha ricordato che l’assessore all’Ambiente il 19 Febbraio ha convocato il tavolo regionale sull’erosione costiera, cui partecipano i comuni costieri, le associazioni di categoria, il Lamma, Arpat e le strutture regionali competenti per la definizione degli interventi di ripristino e riprofilatura poi approvati con un primo stralcio del documento operativo. I lavori per un importo complessivo di 740 mila euro termineranno alla fine di Giugno.

Il confronto si è concluso, su proposta della presidente De Robertis, con alcuni emendamenti al testo presentato, che hanno permesso di licenziarlo all’unanimità.