Cronaca

Disagi studenteschi, nuove proteste

Gli universitari vogliono la riapertura di aule e biblioteche attualmente chiuse per l'emergenza sanitaria. Nuove manifestazioni

La protesta studentesca davanti al Rettorato ( foto fb )

"Come studenti e studentesse siamo amareggiati dalle scelte prese dall’amministrazione dell’ateneo nei confronti della comunità studentesca. Non possiamo più accettare di vedere un’Università che troppo poco sta facendo per ripartire, al contrario di tutte le altre attività del paese, che già da mesi hanno ripreso nei limiti del rispetto delle norme di sicurezza".

E' questo il senso delle protesta che in questi giorni sta attraversando il mondo universitario pisano. A fronte di una ripartenza di alcuni corsi in presenza, altri restano ancora a distanza e soprattutto non sono state riaperte biblioteche e aule studio.

"Abbiamo bisogno di spazi dove studiare e confrontarci, spazi che ci possano garantire il diritto allo studio e che ci permettano di continuare in maniera adeguata il nostro percorso di studi. E’ l’ora che anche l’Università di Pisa si impegni concretamente in una vera ripartenza", ha spiegato l'Unione degli Universitari.

"Anche perchè - dicono in molti - le tasse vengono pagate per servizi che poi di fatto non possiamo utilizzare".

Per tutto questi motivi nei giorni scorsi, dopo le prese di posizione di associazioni di categoria e da parte degli Enti locali che spingono per una ripartenza, sono stati gli stessi studenti a farsi sentire. Lo hanno fatto con una manifestazione sotto al Rettorato e con un presidio - assemblea in piazza Martiri della Libertà.

Adesso c'è un primo appuntamento importante, quello del 25 settembre, quando si svolgerà il Senato Accademico, che potrebbe decidere se e come venire incontro alle richieste piovute in questi giorni ai piani alti di Palazzo alla Giornata. Ed è molto probabile che quel giorno molti studenti decidano nuovamente di manifestare con un presidio di protesta sotto al Rettorato.