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​Docente esclusa da incarico vince in Tribunale

Sentenza contro l’algoritmo ministeriale: il giudice riconosce l’errore e condanna il Ministero al risarcimento per l'insegnante

Una docente pisana ottiene giustizia dopo essere stata esclusa ingiustamente dagli incarichi a tempo determinato per l’anno scolastico 2022/2023. Il Tribunale del Lavoro di Pisa ha dato ragione alla UIL Scuola, che aveva promosso il ricorso per conto dell'insegnante, accertando il malfunzionamento del sistema informatizzato ministeriale.

Secondo il giudice, l’intera procedura di assegnazione era viziata: gestita da un algoritmo privo di trasparenza e controllo umano, ha finito per penalizzare la docente senza possibilità di verifica o correzione. La sentenza ha imposto al Ministero dell’Istruzione il riconoscimento del servizio non prestato e un risarcimento pari a 5.909,19 euro, oltre al pagamento delle spese legali.

“È una sentenza che fa giurisprudenza”, hanno commentato i segretari provinciali della UIL Scuola Pisa, Maria Vanni e Claudio Vannucci. “Dimostra quanto sia pericoloso affidare il futuro lavorativo delle persone a meccanismi automatizzati privi di garanzie. Apriamo la strada a nuove azioni legali per casi simili, nella speranza che si torni a un sistema più giusto e trasparente”.

La UIL Scuola ha rivendicato anche altre battaglie ancora aperte, come quella per il riconoscimento dell’anno 2013 ai fini pensionistici, escluso dalle valutazioni previdenziali nonostante gli anni di servizio. “Continueremo a stare al fianco di chi lavora nella scuola – fanno presente i rappresentanti del sindacato – per difendere i diritti e la dignità professionale di tutti”.