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Dona un rene e "sblocca" sei trapianti

Una nuova catena di trapianti cross-over ha coinvolto l’Aoup a cavallo fra il 2016 e il 2017. Tre quelli effettuati a Pisa

Grazie al terzo donatore samaritano italiano, stavolta si tratta di un vicentino, una nuova catena di trapianti cross-over ha coinvolto l’Aoup a cavallo fra il 2016 e il 2017.

I centri trapianto che hanno sviluppato questa catena di solidarietà  sono stati quattro, per 6 trapianti complessivi di cui 3 effettuati a Pisa. In pratica la presenza del donatore samaritano ha permesso di sbloccare una catena di trapianti di rene in cui donatori e riceventi si incrociano in base alle compatibilità (la presenza di un donatore in più aumenta chiaramente le probabilità che esista un ricevente compatibile).

I Centri coinvolti sono stati: Vicenza (Ospedale San Bartolo), Palermo (Ospedale Civico), Pisa (Ospedale di Cisanello) e Parma (Ospedali Riuniti).

Il tutto è stato reso possibile dagli operatori della polizia di stato, che hanno assicurato il rapido trasporto degli organi.

A Pisa hanno operato gli staff delle Unità operative di chirurgia generale e dei trapianti diretta dal professor Ugo Boggi, dell’Unità operativa di Anestesia e rianimazione trapianti diretta dal dottor Gianni Biancofiore, gli infermieri del blocco operatorio dell’Edificio 6, il personale dell’Unità operativa di Nefrologia, trapianti e dialisi diretta dalla professoressa Maria Francesca Egidi, della Medicina trasfusionale e biologia dei trapianti diretta dal dottor Fabrizio Scatena e gli infermieri del Coordinamento trapianti di rene e pancreas.

Questa mattina a Roma si è tenuta la conferenza stampa cui ha partecipato, per l’Aoup, il professor Fabio Vistoli.