Attualità

Due sedi per la Croce Azzurra del Litorale

L'associazione di volontariato avrà un doppio punto di appoggio tra Marina di Pisa, al Distretto sanitario, e a Tirrenia, in un fondo privato

Il litorale pisano

L'appello per trovare una sede alla Croce Azzurra del Litorale pisano non è caduto nel vuoto. Lo ha annunciato Paolo Malacarne, presidente dell'associazione, che ha spiegato come le attività di volontariato si svolgeranno tra due sedi distinte.

"A distanza di 3 mesi abbiamo messo le basi per poter, seppur provvisoriamente, risolvere a breve il problema di avere una sede - ha spiegato - tra le istituzioni ed enti pubblici che avevamo contattato, la Ausl Toscana nord ovest, grazie al ruolo attivo del presidente Sergio Di Maio e della direttrice della Società della Salute Sabina Ghilli, ha concesso in comodato d’uso due locali all’interno del Distretto socio sanitario di Marina di Pisa e uno spazio all’esterno del Distretto stesso per lo stazionamento dei mezzi di trasporto sociale e sanitario".

"Una concessione lungimirante - ha aggiunto - perché la presenza nel Distretto di Marina, futura Casa della Comunità, della Croce Azzurra, è in piena sintonia con lo spirito della riorganizzazione della sanità territoriale e della integrazione socio sanitaria, all’interno della quale gli enti del terzo settore possono garantire una maggior prossimità".

Quella del Distretto di Marina di Pisa, però, non sarà la sola. "Con il nostro appello è stata reperita anche una seconda sede a Tirrenia, in affitto da un privato cittadino - ha spiegato - in questi giorni stiamo risistemando il fondo per iniziare a breve l’attività di servizi alimentari, che veniva già svolta dalla Pubblica Assistenza a beneficio di decine di famiglie".

"Nelle prossime settimane, una volta completate le procedure formali con l'Ausl e la risistemazione del fondo affittato, la Croce Azzurra potrà pubblicamente inaugurare le sedi e procedere speditamente verso la ripresa della sua funzione di aiuto alle attività del Distretto di Marina, al reperimento dei mezzi e all’ottenimento dell'autorizzazione per le attività di trasporto sociale e sanitario - ha concluso - attività che verranno svolte grazie ai numerosi soci che hanno già dato la loro disponibilità a divenire volontari".