Politica

Pisa e Cascina restano in Toscana Energia

Le due amministrazione a guida centrodestra hanno scelto di restare nella compagine azionaria che adesso è a maggioranza privata

Pisa e Cascina restano in Toscana Energia, l'azienda che gestisce la rete pubblica del gas nella nostra regione adesso controllata dal socio privato Italgas ( società del gruppo Eni ) dopo le recenti modifiche statutarie che hanno tolto il vincolo della maggioranza pubblica.

Una operazione ben vista da alcuni grandi comuni toscani, tra questi Firenze, rimasti soci, ma avversata da altri, ai quali era stata data la possibilità di uscire e di conseguenza venire liquidati, con soldi da destinare ai bilanci comunali.

Alla prova dei fatti le amministrazioni locali, anche in provincia di Pisa, sono andare in ordine sparso. A fare da apripista è stato Peccioli, con il sindaco Renzo Macelloni che ha deciso di restare dentro:"Per come è strutturata ha un business tra i più sicuri. Troviamo abbastanza opinabile la scelta di uscire dall’unica società che tutti gli anni fa utili e dividendi a favore degli enti a fronte di tante società pubbliche partecipate dagli enti che non hanno questi risultati", con l'esempio di Peccioli seguito dal comune di Ponsacco, mentre altri, come Pontedera e Casciana Terme Lari hanno scelto di uscire.

La questione, che proprio in queste ore giungeva alle battute decisive per la scelta, era stata affrontata per tempo a Cascina, con il Comune, a guida leghista, che aveva scelto di restare dentro la compagine societaria già alcune settimane fa.

Lo stesso è avvenuto a Pisa, dove, proprio recentemente, si è verificato il "Ribaltone", col passaggio del governo cittadino, anche in questo caso, alla Lega. E dove il neosindaco Conti, di fatto, si è trovato allineato alla vicina Cascina:"Per noi non ha senso uscire da Toscana Energia - ha detto il primo cittadino a QUInewsPisa - è una società strategica e che produce utili".