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"Ecco come sono i parcheggi vicino all'aeroporto"

Piazzali vuoti, auto che non entrano. Manuela Chericoni, titolare di una struttura accanto al Galilei, lancia il grido di allarme

"Esistiamo anche noi, ma non abbiamo modo di lavorare e non abbiamo aiuti". Lo dice Manuela Chericoni, titolare assieme ad altri due soci della Travel Park Service, società che gestisce uno dei parcheggi intorno all'aeroporto Galilei ( la zona è quella vicina al sacrario Caduti di Kindu ). 

L'immagine del piazzale vuoto dice già tutto. Il crollo dei voli, a livello nazionale, coinvolge anche l'aeroporto pisano Galileo Galilei, dove, attualmente, sono state tagliate dalle compagnie tratte nazionali e internazionali e c'è grossa preoccupazione per i mille lavoratori dello scalo. 

"Le persone non volano più e le attività dell'indotto aeroportuale stanno risentendo gravemente di questa crisi - racconta Chericoni - paradossalmente è molto peggio adesso di quando andammo in lockdown. In quel periodo restammo aperti e diverse auto restarono in deposito. Adesso, di fatto, non stiamo lavorando. Le dò un numero per capire. Mediamente in ottobre, periodo di bassa stagione, da noi entravano cinquanta, sessanta auto al giorno, anche settanta nel fine settimana. Oggi siamo a una media di quattro cinque mezzi".

"Attività come la nostra - prosegue - stanno aperte 24 ore al giorno. Abbiamo dodici dipendenti. Il calo è di circa il novanta per cento. Cosa chiediamo? Di essere ascoltati e, soprattutto aiutati. Oggi ci sentiamo veramente dimenticati".