Politica

Edicola rimossa, coinvolti i parlamentari del Pd

Per al consigliera regionale Nardini la rimozione dell'Edicola della Legalità "è stata una vera imboscata, un'azione dalle modalità brutali"

"Hanno ragione gli amici del Presidio Libera Pisa "Giancarlo Siani" - ha scritto la consigliera regionale del Partito democratico, Alessandra Nardini -: vedere l'edicola di Borgo Stretto abbandonata in un deposito, senza i disegni delle ragazze e dei ragazzi finiti chissà dove, è un vero pugno allo stomaco".

La consigliera torna sulla vicenda dell'edicola confiscata alla mafia che, dopo essere stata gestita da Libera Pisa, è rimasta chiusa alcuni mesi e quindi rimossa dal Comune di Pisa senza comunicazione alcuna.

"È stata una vera imboscata, un'azione dalle modalità brutali - ha commentato Nardini - che contraddice gli impegni presi pubblicamente dal Sindaco e dal Comune per rivitalizzare quel presidio di testimonianza della lotta alla mafia e di cultura della legalità. Adesso il Sindaco apra un vero confronto per trovare una soluzione condivisa che sia all'altezza e che consenta di superare quanto accaduto".

Quindi Nardini enumera le azioni politiche finora intraprese dal Pd. "Come già annunciato, sto lavorando, insieme ai colleghi pisani, ad un atto da portare in Consiglio Regionale. La Regione, da sempre in prima linea nella promozione della cultura della legalità e del riutilizzo sociale dei beni confiscati, farà sentire la propria voce. Voglio inoltre sottolineare l'interesse attivo manifestato dai parlamentari del nostro territorio Valeria Fedeli, Lucia Ciampi, Susanna Cenni e Stefano Ceccanti, che ho da subito voluto coinvolgere perché penso che questa triste vicenda meriti attenzione a tutti i livelli istituzionali. La battaglia andrà avanti finché non si arriverà a una soluzione condivisa".