"Nei momenti delle visite all'edificio 3, all'orario prefissato, non vengono svolti i necessari controlli su chi entra nel reparto dall'esterno. Viviamo un momento di emergenza sanitaria e sappiamo che il virus può trasmettersi in maniera molto facile. La sensazione che ho avuto è che tutto sia lasciato alla responsabilità individuale. E questo, in ambito ospedaliero, può essere un limite. La mia non vuole essere una polemica, ma una segnalazione, spero costruttiva, nell'interesse di tutti: degenti, personale sanitario e parenti dei pazienti".
E' quanto racconta un nostro lettore, sulla base della propria esperienza personale, dopo che, nei giorni scorsi in questo articolo avevamo fatto il punto sulla situazione delle visite ai degenti nei reparti ospedalieri di Cisanello in tempo di Covid.
Sostanzialmente le visite dei parenti sono permesse, ma vale sempre la regola che non deve entrare più di un familiare per paziente, per brevi soste con mascherina obbligatoria e assoluto divieto di assembramenti.
L'edificio 3 di Cisanello ospita i reparti di ortopedia e traumatologia.
"Ho descritto quanto ho vissuto nei reparti - ha detto il lettore - e, da subito, mi sono chiesto se non sia necessario un filtro più stretto nel momento in cui i pazienti vengono a contatto, in area ospedaliera, con i propri parenti"
Come avevamo detto, i controlli sono effettuati dalla vigilanza, negli orari di attività ambulatoriale, in tutti gli edifici dove si svolge questa attività e vengono effettuate le necessarie verifiche sull'uso di mascherine e gel disinfettante oltre alla misurazione della temperatura corporea.
Negli edifici dove poi l'attività ambulatoriale cessa, subentra il controllo da parte dei reparti stessi.