Attualità

Effetto Covid sulle nuove povertà

Costituito il tavolo povertà della Società della Salute pisana. I dati testimoniano di molte persone che chiedono assistenza per la prima volta

"In quattro mesi, fra il 10 marzo e il 10 luglio abbiamo incontrato 1199 persone e 450 di esse non si erano mai rivolte a noi prima del lockdown, più di un terzo (37%) di tutti coloro che stiamo sostenendo in questo periodo". 

Stanno facendo male anche nel territorio pisano le conseguenze economiche e sociali della pandemia nei confronti di chi fa più fatica come è emerso chiaramente dalla parole del direttore della Caritas diocesana di Pisa don Emanuele Morelli, intervenuto venerdì mattina, alla prima riunione del Tavolo sulle povertà della Società della Salute della Zona Pisana.

"L’ho promosso per comprendere le conseguenze della grave crisi che ancora non ci siamo lasciati alle spalle, insieme alle realtà del volontariato e del terzo settore maggiormente impegnate a sostegno delle fasce più vulnerabili e per programmare interventi e servizi il più possibile calibrati sui bisogni reali", ha spiegato la presidente Gianna Gambaccini.

Significativi anche i numeri dell'ambulatorio “Villani”, gestito da San Vincenzo de'Paoli e cooperativa “Il Simbolo”: 147 persone assistite dall'inizio dell'anno al 30 giugno nonostante la struttura sia stata chiusa dal 24 febbraio al 13 aprile proprio a causa della pandemia. Le prestazioni erogate sono state 721: nel maggioranza dei casi la consegna di farmaci (446), ma anche visite specialistiche (75), analisi diagnostiche (61) e indagini medico strumentali (51).

Al riguardo prosegue anche il lavoro dell'ambulatorio per la fornitura di farmaci alle persone che non hanno i requisiti per accedere all'assistenza sanitaria nazionale.