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Elliott Erwitt, tutta la magia in uno scatto

Inaugurata agli Arsenali Repubblicani la mostra fotografica dell'artista, a un anno dalla sua scomparsa. Dal 26 Dicembre l’apertura al pubblico

Gli Arsenali Repubblicani si trasformano per accogliere una retrospettiva che celebra i grandi scatti del celebre fotografo a un anno dalla sua morte, a 95 anni. Taglio del nastro stamani per la mostra “Elliott Erwitt – Icons” , organizzata da Artika in collaborazione con il Comune di Pisa e Orion57 e curata da Biba Giacchetti. “Icons” sarà aperta al pubblico dal 26 Dicembre fino al prossimo 4 Maggio.

"Gli Arsenali Repubblicani - ha spiegato l’assessore alla cultura, Filippo Bedini - non sono solo un edificio storico, ma un simbolo del dialogo tra passato e presente, unendo memoria storica e vitalità contemporanea. Un tempo sede della forza navale della Repubblica Marinara, oggi ospitano un’altra forma di forza creativa: la fotografia, linguaggio universale che racconta bellezze, contraddizioni e complessità del mondo. Dopo il successo della mostra di Steve McCurry, gli Arsenali ospitano il talento di Erwitt, fotografo che, con il suo sguardo acuto e originale, riflette su temi del nostro tempo. Oltre a essere stato fotografo, Erwitt è stato scrittore, sceneggiatore e documentarista, capace di osservare la realtà con attenzione e raccontarla con un linguaggio artistico preciso, spesso ricco di sano umorismo. Ogni suo scatto comunica emozioni e storie con straordinaria efficacia". 

80 sono gli scatti iconici del genio fotografico, originario di Parigi, che catturano la storia, il costume e l’ironia del Novecento. Le immagini in esposizione offrono uno spaccato unico della sua lunga carriera, rivelando lo sguardo surreale, romantico e spesso giocoso che ha reso inconfondibile il suo stile. La rassegna propone alcuni dei momenti più celebri immortalati da Erwitt, come l’incontro tra Nixon e Kruscev, l’immagine commovente di Jackie Kennedy al funerale del marito e il celebre incontro di pugilato tra Muhammad Alì e Joe Frazier. Accanto a queste fotografie storiche, il pubblico potrà ammirare i famosi ritratti di Marilyn Monroe, Che Guevara e Marlene Dietrich. Non mancano immagini intime e familiari, come quella della primogenita di Erwitt ritratta sul letto con la madre, e le foto intrise di ironia, come quelle dedicate ai suoi amati cani o scattate durante il matrimonio a Bratsk. La vena giocosa e autoironica di Erwitt emerge poi nella sezione dedicata ai suoi autoritratti, che raccontano non solo il fotografo, ma anche l’uomo capace di osservare e ridere di sé stesso e del mondo.

"Elliott Erwitt non è solo l’autore delle immagini - ha concluso la curatrice Biba Giacchetti - ma anche il curatore della collezione esposta. Insieme, abbiamo selezionato ogni pezzo per creare un percorso che rappresenta la sua genialità, il suo sguardo sul mondo e la capacità di raccontare l’umanità con leggerezza e profondità".