Lavoro

Ericsson, scende in strada la protesta

I lavoratori del sito pisano, all'interno dell'area di ricerca Cnr, hanno protestato vivacemente contro la dismissione bloccando anche il traffico

La multinazionale ha infatti presentato pochi giorni fa un piano industriale che prevedeva il taglio di 300 unità, nove proprio a Pisa e il trasferimento delle attività e del personale impiegato a Pisa verso altre sedi ( la più probabile è Genova ).

Da qui la protesta di stamani:"Siamo nati quindici anni fa e rappresentiamo un esempio di sinergia tra interessi industriali e ricerca tramite studio, sviluppo e applicazione pratica di nuove tecnologie che hanno fatto il giro del mondo", hanno detto i lavoratori, quasi tutti ricercatori e sviluppatori.

In tutto 53 dipendenti, che ora rischiano il licenziamento o il trasferimento. "Tutto questo - hanno aggiunto - a fronte dell'alto numero di brevetti sviluppato, della collaborazione con le aziende dell'indotto pisano e con le scuole di eccellenza e di parecchi milioni di euro versati a Ericsson dalla Regione Toscana per finanziare progetti contenenti anche clausole di garanzia occupazionale".

In più i lavoratori hanno raccontato di fondi stanziati per riqualificare il personale per la realizzazione di prodotti studiati a Pisa e che verranno realizzati in un altro centro di ricerca e di finanziamenti dei quali l'azienda godrà nel prossimo triennio per un progetto legato proprio alla Toscana e che si chiama FiPiLi, proprio come la superstrada.