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Ex Motofides, "Si riveda il piano di recupero"

L'associazione La Città Ecologica invita il Consiglio comunale a riformulare il progetto per ridurre l'impatto ambientale anche vista la scadenza

Palazzo Gambacorti a Pisa

Il piano di recupero dell'ex Motofides dev'essere ridimensionato. È questa la posizione dell'associazione ambientalista La Città Ecologica, che ha invitato il Comune di Pisa a riprendere in mano la progettazione e a impegnarsi per ridurne l'impatto ambientale.

"Già a Novembre del 2021 avevamo fatto notare che il paino di recupero era scaduto e che, quindi, aveva perso ogni validità in quanto scaduto da quasi 6 anni - hanno spiegato dall'associazione - non è possibile andare semplicemente al rilascio di permessi a costruire, ma è necessario procedere all’adozione di un nuovo piano di recupero da parte del Consiglio: per chi ha a cuore l’ambiente e il paesaggio è una buona opportunità per procedere a un deciso ridimensionamento delle volumetrie previste".

Nello spazio ex Motofides di Marina di Pisa, infatti, dovrebbero essere realizzate strutture ricettive e turistiche al servizio del porto della frazione del lungomare.

"Sono passati 15 anni dall’approvazione e quelle previsioni appaiono ormai frutto quasi di un’altra epoca storica in cui la consapevolezza della centralità ambientale era patrimonio di uno sparuto gruppo di ambientalisti - hanno aggiunto - il piano di recupero prevede di realizzare edifici per 50mila metri quadrati di superfici utili, circa 300 appartamenti, vaste superfici commerciali, edifici fino a 4 piani e fino a 13 metri di altezza".

"La vista da Marina verso la foce del fiume e le Apuane sarebbe compromessa, con una grave lesione del patrimonio paesaggistico - hanno concluso - si ridimensioni il tutto e si proceda all’elaborazione di un nuovo piano di recupero".