L’assegnazione dei locali dell’ex Palp a Farmacie Comunali Pisa S.p.A. da parte dell’amministrazione comunale accende la polemica. A esprimere una netta contrarietà è la consigliera comunale del Partito Democratico Dalia Ramalli, che in una nota critica aspramente la delibera, accusando la giunta di aver agito senza condivisione e trasparenza.
“Già dall’ordine del giorno di Fratelli d’Italia approvato nel luglio 2023 – ha spiegato Ramalli – avevamo manifestato forti perplessità. Alcuni dei servizi previsti, come il 118, non rientrano nelle competenze delle Farmacie Comunali e la nascita del centro polifunzionale rischia di sovrapporsi, se non addirittura ostacolare, lo sviluppo della vicina Casa di Comunità Spoke, finanziata con oltre 900 mila euro di fondi pubblici”.
Secondo la consigliera, la decisione non tiene conto della programmazione socio-sanitaria territoriale e mina l’equilibrio delle risorse già in difficoltà. “Frammentare il lavoro di medici e operatori sociali è una scelta miope – ha aggiunto – e il rischio è creare confusione, concorrenza istituzionale e inefficienze che ricadranno sui cittadini”.
Ramalli ha sottolineato inoltre come la mancanza di dialogo sia stata costante. “Non c’è stato alcun confronto con le minoranze, le AUSL o il terzo settore. L’accordo è arrivato a ciel sereno e le nostre richieste di chiarimento in Consiglio e in Commissione sono state sistematicamente ignorate. In un momento delicato come questo, con il Comune che intende uscire dalla Società della Salute, ci saremmo aspettati ben altro atteggiamento”.
Al centro delle critiche anche la previsione di un servizio di trasporto d’emergenza 118 affidato a un soggetto non competente per legge. “Il trasporto in emergenza – ha concluso Ramalli – è un servizio di esclusiva competenza regionale, gestito dalle AUSL. La carenza di ambulanze sul litorale è reale, ma va affrontata attraverso canali istituzionali adeguati. Quanto proposto rischia di essere un’operazione priva di fondamento giuridico”.