Tutto iniziò nel 2008, quando l'università diede il via alle procedure per reclutare un ricercatore nella facoltà di Medicina e chirurgia. Protagonisti della vicenda il vincitore, con i suoi 40 scritti scientifici, e il presidente della commissione chiamata a valutare i candidati, co-autore di 37 degli stessi. La notizia è stata riportata dal quotidiano Il Tirreno.
A portare a galla il fatto, uno degli esclusi dalla procedura di selezione, che ha fatto ricorso denunciando il fatto. Il consiglio di stato gli ha dato ragione condannando l’università a pagare 5mila euro di spese legali e a rifare tutto da capo con una nuova commissione.