Politica

Fdi chiede dimissioni dell'ad di Toscana Aeroporti

"Roberto Naldi non è adeguato a governare una società partecipata da Regione e Comune di Pisa” sostengono da Fratelli d'Italia

Roberto Naldi

Con due mozioni, che saranno presentate in Regione Toscana e al Comune di Pisa, il partito Fratelli d'Italia chiede le dimissioni di Roberto Naldi dalla carica di amministratore delegato di Toscana Aeroporti. La richiesta arriva dopo le denunce per diffamazione presentate dallo stesso Naldi, ora archiviate, per quanto dichiarato da alcuni consiglieri comunali e regionali. 

L'iniziativa di Fdi è stata presentata dal consigliere regionale Diego Petrucci e dalla consigliera comunale a Pisa Giulia Gambini. Per Petrucci “l’amministratore delegato di Toscana Aeroporti Naldi deve dimettersi! Non è adeguato a governare una società partecipata anche da enti pubblici quali Regione Toscana e Comune di Pisa". 

"L’Ing. Naldi - ha sottolineato il consigliere di Fdi in Regione - si è preso la responsabilità di sporgere querele nei confronti di un consigliere regionale e un consigliere comunale archiviate ben due volte, da pm e gip. Venga riaffermato il diritto di critica e Naldi faccia un passo indietro”.

“Ci aspettiamo che tutti i consiglieri regionali, a difesa della legittimità della nostra funzione, si schierino a favore della mozione di Fdi - ha aggiunto Petrucci -. Corporacion America, socio di maggioranza di Toscana Aeroporti, esprimerà un altro amministratore delegato che non può essere Naldi, che ha mosso querela a titolo personale. Ha presentato querela e, rispetto all’archiviazione del pm, ha voluto fare opposizione, querela poi archiviata anche dal gip del Tribunale di Pisa. Non è opportuno che continui a governare una società, Toscana Aeroporti, con soci pubblici che hanno pari dignità di quelli privati”.

"Quello che è successo è un fatto gravissimo - ha commentato la consigliera comunale Gambini - soprattutto nella dialettica che ci deve essere tra una società a partecipazione pubblica come Toscana Aeroporti e rappresentati dei cittadini come un consigliere regionale ed un consigliere comunale, che svolgono legittimamente un ruolo elettivo. E’ stato leso il diritto di critica, di esprimersi e portare avanti posizioni nell’interesse pubblico"

"Il Consiglio comunale di Pisa - ha ricordato Gambini - si era già espresso con contrarietà rispetto alle querele presentate da Naldi chiedendo che le ritirasse prima dell’udienza dello scorso 26 Gennaio. Naldi non lo ha fatto e si è giunti all’archiviazione delle stesse querele”.