Attualità

Federpensionati ha un nuovo presidente

Si tratta di Fulvio Salvadori, titolare di un'azienda agricola nel Parco di San Rossore. Rinnovati i vertici del movimenti dei Senior

Valentina Stillo e Fulvio Salvadori

La Federpensionati interprovinciale di Pisa e Livorno ha un nuovo presidente. Si tratta di Fulvio Salvadori, 67 anni, contitolare di una storica azienda agricola fondata nel 1931 da suo nonno, all'interno del Parco di Sa Rossore. Luciano Pattaro (Cascina) e Leonardo Garzelli (Livorno) sono stati nominati vicepresidenti.

 Il rinnovo dei vertici dei senior di Condiretti è avvenuto in occasione dell'assemblea provinciale che si è tenuta nell’ufficio zona di via Nenni, a Pisa, alla presenza dei presidenti di Coldiretti Pisa, Fabrizio Filippi e Livorno, Simone Ferri Graziani, del direttore, Giovanni Duò e della segretaria del movimento Pisa Livorno, Valentina Stillo.

Il nuovo consiglio direttivo è invece formato da Vincenzo Abate (Livorno), Ulisse Stefanucci (Pisa), Francesco Musu (Fauglia), Rosa Lo Vetere (Santa Luce), Carla Ulissi (San Giuliano Terme) oltre al neo presidente e dai due vice. 

"Non me l’aspettavo. E’ un ruolo nuovo per me. Una nomina che mi fa molto piacere. – spiega Salvadori – E a cui dedicherò impegno ed energie. L’aver vissuto a contatto con mio nonno, ed avendo oggi raggiunto lo stesso traguardo, mi rendo conto dell’importanza che ha avuto nella mia vita. Mi ha trasferito esperienza, saggezza, curiosità. E così ha fatto mio padre. E’ una catena che, in campagna, significa assicurare continuità e futuro all’agricoltura attraverso le nuove generazioni. A noi spetta il compito di trasferire amore, passione e volontà per la vita contadina. Nonostante la pensione, tutt’oggi sono in prima linea, a fianco ai miei figli, per aiutarli ed accompagnarli”.

Secondo l'Inps, spiga una nota di Coldiretti, sono 286 gli agricoltori delle province di Pisa e Livorno che andranno in pensione nei prossimi due-tre anni ma che continueranno, come spesso accade, a lavorare la terra o allevare animali per via di quel legame che va oltre l’età della pensione. "L’agricoltura - sottolinea l'associazione- è il settore che rappresenta un modello di come gli anziani possano continuare a svolgere un ruolo attivo nel sistema economico e nella società. Preservano e trasmettono le tradizioni, sono le migliori sentinelle dei borghi dove nascono le nostre eccellenze agroalimentari e rappresentano anche un valido supporto economico per le famiglie, soprattutto in questi tempi di crisi per il caro spesa. Contribuiscono alla produzione della ricchezza. E sono indispensabili poi per passare il testimone, insieme all’esperienza e alla conoscenza, alle nuove generazioni”.