Cronaca

Pisa-Firenze, fusione societaria a ottobre

Allora sarà presentato il piano industriale. Intanto allo studio la fattibilità ambientale della pista da 2.400 metri a Peretola

Corporacion America vuole la pista da 2.400 metri. La società che ha acquisito la proprietà dei due aeroporti toscani di Pisa e di Peretola, ha commissionato uno studio alla società Mitre di Washington per valutare l'impatto ambientale dell'allungamento della pista fiorentina.

Lo annuncia il numero uno di Corporacion America Italia Roberto Naldi. "Abbiamo mandato dei nostri uomini al Mitre a Washington, una onlus americana con migliaia di ingegneri, interlocutore di soggetti pubblici coinvolti per quanto riguarda la modellistica aeroportuale, la pista, il rumore e il disegno dello spazio aereo per valutare l'impatto acustico e ambientale". 

A ottobre, poi, dovrebbe esserci la fusione di Adf-Sat in una unica società aeroportuale, con la presentazione del master plan. Lo scalo di Peretola, secondo la normativa europea, avrebbe diritto al 50 per cento di finanziamenti pubblici per implementare la nuova pista convergente-parallela. Mentre, il Galileo Galilei potrebbe usufruire di contributi pari al 25 per cento. Sempre, però, che resti al di sotto dei 5 milioni di passeggeri annui. 

"Chiederemo al management dell'aeroporto di Pisa di presentare in fretta i progetti per intraprendere la strada per richiedere i finanziamenti per le infrastrutture che sono in programma", ha aggiunto Naldi rassicurando poi sul fronte del piano di riorganizzazione: "Non comporterà nessuna riduzione del personale".

Garanzie di equilibrio e di caratterizzazione degli scali e più chiarezza sui dati di traffico sono le richieste del sindaco di Pisa Marco Filippeschi. "Chiederemo - ha detto - che il piano di sviluppo di Pisa sia mantenuto. Più in là vedremo della fusione e chiederemo un piano industriale rispettoso di questi obiettivi".