Cronaca

Frode nel settore carburanti, nuovo sequestro

Operazione dell'agenzia Dogane e Monopoli e Guardia di Finanza. E' un ulteriore sviluppo di una indagine partita nei mesi scorsi

Nuovi approfondimenti dell’operazione “Petroloro”, condotta nel mese di giugno, ha permesso ai militari del Nucleo di Polizia Economica Finanziaria della Guardia di Finanza di Pisa e ai funzionari dell’Ufficio Antifrode e Controlli della Direzione Territoriale Toscana Sardegna e Umbria e dell’Ufficio delle Dogane di Pisa, di sottoporre a sequestro un deposito commerciale di prodotti energetici per autotrazione situato nel veronese, in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Pisa.

La attività d’indagine, diretta dalla Procura della Repubblica di Pisa, ha permesso di accertare - viene spiegato da Finanza e Agenzia delle Dogane e Monopoli - "Come il deposito fosse utilizzato dai membri di un’organizzazione criminale dedita al traffico di carburanti in evasione di accisa già colpiti da misure cautelari".

Il prodotto - come confermato da analisi di laboratorio - "Prima di essere immesso in commercio, veniva sistematicamente miscelato con sostanze oleose per  aumentarne il volume".

"Il deposito veniva usato per commercializzare carburante sottratto all’accertamento e al pagamento dell’imposta", è stato spiegato.

Il Giudice per le Indagini Preliminari ha emesso un decreto di sequestro preventivo, "Sottolineando che la disponibilità dei proprietari del deposito possa agevolare la commissione di nuovi reati di contrabbando".

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