La nomina del nuovo presidente di Geofor accende lo scontro politico. Al centro della polemica, la probabile designazione dell’ex sindaco di San Giuliano Terme, Sergio Di Maio, figura indicata per guidare la società partecipata. A sollevare critiche è la lista Diritti in Comune, che in una nota accusa, “Siamo al solito metodo delle porte girevoli, dove centrodestra e centrosinistra si spartiscono le nomine tra sinergie di potere consolidate”.
Il comunicato, firmato da Ciccio Auletta, punta il dito contro la pratica di assegnare incarichi a figure politiche da poco uscite da ruoli istituzionali. “Come può un ex sindaco, che fino a pochi mesi fa era coinvolto direttamente nell’affidamento di servizi e controlli, ritrovarsi ora dall’altra parte del tavolo?”, scrive Auletta, che denuncia l’assenza di criteri trasparenti di merito e competenza tecnica nella scelta.
Secondo Diritti in Comune, la vicenda contribuisce ad alimentare la sfiducia dei cittadini nella politica. “È così che la gente vede queste nomine: regolamenti interni ai partiti, frutto di accordi, malumori e compensazioni”, si legge nel testo. Viene inoltre ricordato il ruolo di Di Maio come presidente della Società della Salute, con un bilancio di gestione giudicato negativamente da chi oggi si oppone alla sua nomina in Geofor.
La proposta avanzata è quella di un’inversione di rotta. “Servono bandi pubblici e chiari, con criteri di incompatibilità funzionale”, afferma ancora Auletta, “così da evitare il passaggio continuo delle stesse persone da una partecipata all’altra”.
Per Diritti in Comune, “la gestione delle società pubbliche deve tornare ad avere una base trasparente e partecipata. Basta con le nomine automatiche a fine mandato politico”.