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Geofor, riaprono i centri di raccolta

"Si raccomanda però di accedervi solo per assoluta necessità e di evitare di andare tutti i primi giorni”, dice il Comune

A partire da lunedì 11 maggio Geofor riaprirà tutti i tre i Centri di Raccolta (CDR) di Pisa, che si trovano in via di Pindemonte, via delle Giunchiglie a Tirrenia e a Ponte alle Bocchette a Putignano, per il conferimento di tutti i rifiuti differenziati per i quali non esiste un’alternativa alla raccolta, come olio minerale, legno, metalli, inerti, pneumatici, rifiuti pericolosi, oltre ai grandi sfalci di potatura, a tutti i rifiuti ingombranti e ai rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche.

“Dopo una prima proposta molto limitativa da parte dell’Azienda sul ripristino del servizio – spiega l'assessore all’ambiente del Comune di Pisa Filippo Bedini – la nostra Amministrazione, coordinata con i Comuni di Calci, San Giuliano Terme e Cascina, è intervenuta per richiedere l’estensione del servizio a tutti gli utenti, l’allargamento della tipologia di rifiuti e la possibilità di accedere senza prenotazione. Sulla base delle nostre richieste, Geofor ha quindi rielaborato la proposta di apertura, allargandola a tutte le utenze domestiche e non domestiche e senza necessità di prenotazione. Tuttavia, per limitare i disagi e le attese, raccomandiamo fortemente agli utenti di recarsi al CDR solo per assoluta necessità, evitando di conferire i rifiuti che possono essere raccolti in altre modalità, come carta, multimateriale, organico, vetro, e usufruendo del servizio di ritiro di ingombranti, sfalci e potature a domicilio su appuntamento”.

“Lo ripeto - conclude l’assessore - perché è fondamentale: invito i cittadini a non prendere d'assalto i CDR, ma ad assumere comportamenti pazienti e coscienziosi. Preghiamo vivamente chi non ha urgenza, perché magari ha un garage o un giardino dove poter stoccare i propri materiali da conferire, di non andare subito nei primi giorni di apertura, ma di attendere qualche giorno affinchè la situazione ai Centri di Raccolta si possa normalizzare”.