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Geotermia, tra le rinnovabili è la più pulita

L'energia elettrica prodotta grazie alla geotermia fa risparmiare a testa 1,77 tonnellate di anidride carbonica: lo spiega un ricercatore dell'Unipi

L'energia geotermica è la più pulita tra le rinnovabili, mettendosi alle spalle anche l'idroelettrico e il solare. Lo ha confermato uno studio su 27 Paesi dell'Ocse dal 1965 al 2020 e pubblicato sulla rivista Journal of Cleaner Production da Gaeatano Perone, ricercatore del dipartimento di Economia e Management dell’Università di Pisa.

La ricerca ha analizzato l’impatto di alcune fonti di energia rinnovabile per la produzione di energia elettrica, tra cui geotermico, solare, eolico, biofuel e idroelettrico. Dai risultati è emerso che ognuna di esse contribuisce a ridurre le emissioni di anidride carbonica e, dunque, è utile agli obiettivi della transizione ecologica.

Fra tutte, però, le migliori sono il geotermico, l’idroelettrico, e il solare, in ordine decrescente di importanza. A livello quantitativo, 10 terawattora di energia elettrica prodotti da geotermico, idroelettrico, e solare, consentono infatti di ridurre le emissioni di CO2 pro capite rispettivamente di 1.17, 0.87, e 0.77 tonnellate.

"Circa due terzi degli italiani si dichiara appassionato del tema della sostenibilità e ritiene importante l’uso delle rinnovabili per avere città più sostenibili - ha commentato Perone - la mia analisi spiega in modo dettagliato l’impatto di ciascuna energia rinnovabile sulle emissioni di CO2, considerando anche altri aspetti legati ai costi di implementazione e costruzione delle centrali e delle opportunità date dalle caratteristiche geografiche e climatiche dei Paesi considerati".