Lavoro

Gli imprenditori chiedono aiuto al Comune

"Se lo Stato ci è lontano ci aiuti il Comune", dicono albergatori, ristoratori e altri operatori del settore turistico locale

La recente manifestazione di piazza dei Cavalieri

Gli imprenditori "horeca", protagonisti di una recente manifestazione in piazza dei Cavalieri, alla quale hanno partecipato centinaia di persone, raggruppati nella associazione "Futuro HoReCa Pisa" lamentano l’assenza di aiuti concreti da parte dello Stato, "Primo fra tutti - spiegano - le casse integrazioni che ad oggi risultano arrivate solo in parte". 

Da qui "Un immediato appello al Comune di Pisa affinché possa rivalutare l’ordinanza che vieta la vendita da asporto di bevande alcoliche dalle ore 19 in gran parte del centro storico e chiusura delle attività entro le 24", spiega il presidente Dino Ricci.

"Le nostre aziende sono davvero stremate ed in forte difficoltà, con una sicura trimestrale da profondo rosso e dopo un confronto con i diretti interessati impattati dalle ordinanze la primaria preoccupazione è quella che non siano per l’ennesima volta in grado di far fronte al pagamento dei salari dei lavoratori oltre che all’accantonamento di liquidità per effettuare il pagamento degli affitti arretrati e delle imposte locali e nazionali, la maggior parte di esse al momento è bene ricordare di come siano solo sospese e non cancellate". 

"Come Futuro HoReCa PISA, in rappresentanza di oltre 50 fra le più storiche attività del Comune di Pisa, ci piacerebbe condividere con il sindaco e l’assessore di competenza le paure e le preoccupazioni di alcuni colleghi che sono purtroppo ripiombati nel terrore di non riuscire a chiudere tutti i gravosi impegni accumulatosi durante il lockdown. Un secondo lockdown anche se meno aggressivo del primo abbiamo il timore che potrebbe essere per loro come la pugnalata letale in un combattimento e i primi a pagarla come al solito probabilmente saranno i componenti della nostra seconda famiglia, i dipendenti".