Attualità

"Città per le persone, non per le auto"

Per Greenpeace e Fiab il Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) va nella direzione opposta a quella prefissata nello stesso enunciato

La manifestazione di Greenpeace e Fiab Pisa in Borgo Largo

Un po' come nel famoso libro 1984 di Orwell - dove il Ministero della Pace in realtà fa la guerra -, secondo Greenpeace e Fiab Pisa con il Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile, il Comune di Pisa andrà verso l'esatto opposto, "togliendo spazio alle biciclette" e "ampliando lo spazio per le auto".

Da queste considerazioni la manifestazione andata in scena sabato, per "riportare" i parcheggi per le bici nei punti più centrali e frequentati del centro storico, come Borgo Largo e via San Martino. "Una protesta simbolica - hanno spiegato - per sottolineare come a Pisa si stia, da un lato, togliendo spazio alle biciclette e dall’altro si stia ampliando lo spazio per le auto. Le rastrelliere sono indispensabili per cittadini e cittadine che hanno diritto a una mobilità sostenibile e una città libera da smog e traffico, ma per l'amministrazione pisana rappresentano un fattore di degrado, mettendo in difficoltà chi sceglie di spostarsi in bicicletta".

"La mobilitazione - hanno aggiunto - riprende le nostre osservazioni al Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) adottato dal Comune di Pisa, che prevede, oltre alla nuova Variante Nord-Est, la creazione di numerosi nuovi parcheggi, anche in aree vicine al centro storico e già gravate da un'enorme mole di traffico. La creazione di nuovi parcheggi non è una soluzione che disincentiva il traffico, anzi lo incentiva: attira ulteriore traffico in quartieri a ridosso del centro e rappresenta un ulteriore consumo di suolo, convertendo aree attualmente verdi". 

Durante l’attività è stato aperto uno striscione con il messaggio “Città per le persone, non per le auto”: "Riteniamo cruciale spostare il focus degli investimenti dal trasporto privato al trasporto pubblico al fine di renderlo accessibile a tutte e a tutti, promuovere la mobilità ciclistica e pedonale (e relative infrastrutture). Le amministrazioni locali devono ripensare il modo in cui le persone si spostano nelle città, i luoghi con il più alto livello di emissioni di gas serra e al contempo i più gravi problemi di inquinamento atmosferico e problemi di salute connessi".

Secondo la Fiab Pisa “sarebbe opportuno approfittare di questo periodo in cui la morsa del traffico si è allentata per ripensare la distribuzione dello spazio urbano dando la priorità alla mobilità sostenibile, in modo da ripartire col piede giusto quando l'emergenza sarà passata”.