Attualità

I docenti del Russoli con gli studenti

I professori del liceo pisano sostengono l’occupazione dell’istituto e denunciano la crisi in Palestina, "Non possiamo restare indifferenti"

È un comunicato netto quello diffuso dai docenti del Liceo Artistico “Franco Russoli” di Pisa e Cascina, che hanno voluto prendere posizione a fianco degli studenti e delle studentesse che hanno occupato l’istituto nella giornata di oggi. Un atto che, pur definito “radicale”, viene ritenuto giustificato e non improvvisato da parte degli insegnanti, che hanno scelto di condividere il senso profondo della protesta.

"Noi sottoscritti, docenti del Liceo Russoli, manifestiamo il nostro sostegno agli studenti e alle studentesse che oggi hanno occupato l’istituto e ai principi sostanziali di questa presa di posizione", hanno scritto in apertura. Una dichiarazione che arriva in un momento segnato da proteste e mobilitazioni in tutta Italia, legate al conflitto in Palestina e alla reazione della comunità internazionale.

Nel comunicato si legge, "Essere nel mondo significa anche per noi, come scritto nel comunicato dei collettivi pisani, guardarlo coi propri occhi". Un richiamo all’impegno civile che, per i firmatari, riguarda anche il ruolo degli insegnanti come educatori e cittadini.

La nota punta il dito contro la "totale sottovalutazione da parte delle istituzioni politiche nazionali e internazionali di una crisi che fin dalle sue origini è umanitaria e politica al tempo stesso". I docenti parlano senza mezzi termini di "genocidio", sostenendo che "i numeri del massacro sono impressionanti e riconducono alla tragedia di un genocidio che non può lasciare nessuno indifferente".

Il testo si chiude con un riferimento diretto alle azioni condotte contro i volontari della Global Sumud Flotilla, che secondo gli insegnanti rappresentano "la violazione del diritto internazionale, ribadito nel nostro Paese fin dai principi fondamentali della Costituzione".