Attualità

Pisa svela i meccanismi profondi del sonno

Uno studio dell'università di Pisa apre la strada a nuove strategie terapeutiche per un grave disturbo: l'insonnia fatale familiare

Uno studio dell'università di Pisa e della scuola superiore Sant'Anna ha evidenziato per la prima volta nell’uomo il ruolo chiave del talamo nell’attivare le fasi di sonno profondo. La ricerca, coordinata dal professore Angelo Gemignani dell’università di Pisa, è stata condotta in collaborazione con l’equipe del professore Pietro Cortelli dell’università di Bologna e con ricercatori e i contrattisti dell’Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa e della Scuola superiore Sant’Anna.

L’Insonnia fatale familiare è una rara patologia ereditaria legata ad un accumulo abnorme di proteina prionica nei nuclei anteriore e medio-dorsale del talamo che conduce ad una lesione talamica selettiva. La malattia si manifesta con insonnia gravissima che conduce a morte entro uno/due anni circa dalla diagnosi.

L'equipe  ha condotto lo studio prendendo come campione un cittadino italiano affetto da Ffi. “Sono anni che ci occupiamo di psicofisiologia del sonno – ha spiegato Angelo Gemignani – e il caso di questo paziente ha consentito di verificare un’ipotesi formulata nel modello animale e di capire meccanismi generali relativi al sonno che potranno permettere di creare nuove strategie terapeutiche sia nell’ambito della sofferenza psicologica che nel campo delle patologie neurodegenerative”.