Attualità

I primi tre anni dell'Orto dei Sensi

La fiaba vera del progetto educativo creato da Patrizia Masoni, direttrice dell’Istituto di Riabilitazione Neuropsichiatrica di Calambrone

Fiori e piante come metafora della vita, del percorso che rende unica e speciale ogni vita. Piccole, grandi cose da imparare ogni giorno, a partire dal linguaggio della Natura, coi suoi codici di forme e colori che, come i libri di fiabe, contengono al loro interno tutte le risposte che servono: basta saper guardare, ascoltare. Prendersi cura dell’ambiente circostante è già la cura. Ma è anche gioco, passione, divertimento da condividere con gli altri, in attesa che sboccino i risultati. Nell’orto, nella serra in cui i bimbi della “Stella Maris” di Calambrone prestano le loro amorevoli attenzioni di agricoltori in erba, i risultati sbocciano ogni giorno.

Il progetto educativo-ricreativo “Orto dei sensi” compie tre anni. Nasce nel 2013 da un’idea della dottoressa Patrizia Masoni, neuropsichiatra infantile, direttrice del reparto U. O. 4 dell’Istituto di Riabilitazione Neuropsichiatrica (IRC) di Calambrone. Trasformare lo spazio verde dell’Istituto in un laboratorio a cielo aperto e avvicinare i bambini alla Natura: tutto inizia da questa felice intuizione. «Abbiamo pensato che il “prendersi cura” delle piante fosse, per i nostri piccoli pazienti, un ottimo modo per lavorare sul proprio sviluppo cognitivo, emotivo, sociale, affettivo e prassico», spiega la dottoressa Masoni. Al suo fianco nel progetto c’è il dottor Gianluca Giunchiglia, educatore professionale in forza all’U. O. 4: «Le persone coinvolte - ci racconta - sono gruppi di bambini dai 7 anni fino all’adolescenza, in particolare soggetti affetti da disturbo dello spettro autistico. La filosofia del progetto contempla la conoscenza, l’apprezzamento e la salvaguardia della realtà naturale. Attraverso l’esplorazione, l’osservazione e la “lettura” del giardino dell’Istituto, i bambini sono stati coinvolti in un percorso di riscoperta e riappropriazione di uno spazio al fine di realizzare concretamente, dedicando al progetto tempo e amorevoli cure, l’esperienza dell’orticoltura e della floricoltura. Infatti dal 2013 sono stati realizzati - grazie al contributo degli amici della “Stella Maris”, dei genitori, e dello sponsor ufficiale, l’azienda agricola “L’Ortofruttifero” di Arena Metato, Pisa - un orto, una serra e un’aula didattica».

«Alla base di questo percorso», spiega Patrizia Masoni, «vi è l’idea che alla dimensione del fare, che sta alla base di tutto, si debbano affiancare altre fondamentali forme del pensiero, come progettare, catalogare, elaborare, ipotizzare, riformulare oralmente, per immagini o forme scritte; attività intellettive che, unitamente all’esperienza, permettono di sviluppare il processo cognitivo e di ri-costruire la realtà in modo attivo. L’esperienza di questi tre anni ci ha insegnato che noi operatori impariamo insieme a loro: impariamo cos’è la Natura, come si procede per far crescere un fiore, un ortaggio, una piantina aromatica o un girasole. Noi, medici ed educatori apprendiamo dalla Natura e, grazie a Lei, impariamo a rapportarci meglio con i nostri bambini e ragazzi. È un apprendimento in comune: noi aiutiamo il bambino mentre Lei ci aiuta con il bambino».

Questa, per la dottoressa, «è la vera forza del nostro progetto: prendersi cura, educare, stimolare il bambino, non direttamente, ma attraverso i meccanismi che regolano la vita biologica dell’ambiente che ci circonda; in modo che i bimbi che seguiamo sentano lieve ma efficace il nostro intervento. Sappiamo bene quanto i bambini affetti da autismo non accettino di buon grado una stimolazione diretta: quella mediata funziona molto meglio. Noi, con la Natura, abbiamo trovato il più avvincente e stimolante degli alleati».

Andrea Lanini