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I ricercatori ucraini studieranno all'Università

Grazie al progetto europeo MSCA4Ukraine, due Dipartimenti dell'Università di Pisa accoglieranno due ricercatori ucraini sfollati durante la guerra

Il Rettorato dell'università di Pisa

Tra i 124 progetti dei ricercatori e delle ricercatrici ucraine sostenuti dall'Unione Europea per garantire il proseguimento della loro attività nonostante il conflitto, 5 saranno ospitati in Italia e, nello specifico, due saranno accolti dall'Università di Pisa.

A ospitare i ricercatori ucraini saranno il Dipartimento di Chimica e Chimica industriale e quello di Ingegneria civile e industriale. Il programma europeo, denominato "MSCA4Ukraine", nasce appunto come risposta dell’Unione Europea all’invasione dell'Ucraina da parte della Federazione Russa con l’obiettivo di fornire sostegno a ricercatori ucraini sfollati e consentire loro di continuare a lavorare.

"Tra le sfide globali con cui si deve confrontare oggi la nostra Università, quella più drammatica di tutte è la guerra - ha commentato il rettore Riccardo Zucchi - la risposta che fin dall’inizio abbiamo dato è in linea con quella adottata dalle università degli altri Paesi dell’Unione Europea: dare la possibilità a studenti, docenti e ricercatori ucraini di continuare i loro studi e le loro attività di ricerca nelle nostre aule e nei nostri laboratori".

Il progetto presso il Dipartimento di Chimica e Chimica industriale durerà 12 mesi e verrà svolto da un dottorando dell’Istituto di Chimica organica della National Academy of Sciences dell’Ucraina di Kiev. Lo studente avrà come tutor il professor Gaetano Angelici. "Sono innanzitutto grato alle istituzioni europee per aver creato uno strumento così importante per la salvaguardia di giovani ricercatori e ricercatrici - ha detto Angelici - un sentito ringraziamento ai colleghi professori Fabio Bellina e Marco Lessi, per la loro collaborazione in questo progetto scientifico. Inoltre un ringraziamento speciale va a tutto il personale tecnico-amministrativo di Ateneo e del nostro Dipartimento".

Il progetto presso il Dipartimento di Ingegneria civile e industriale, invece, durerà 24 mesi e verrà svolto da un ricercatore dell’Istituto di Geochimica ambientale della National Academy of Sciences dell’Ucraina. In questo caso, tutor sarà la professoressa Rosa Lo Frano. "Sono molto soddisfatta del prestigioso risultato che il nostro Ateneo è riuscito a conseguire, perché potrà permettere sia al collega ucraino di continuare il suo lavoro, sia all'Università di consolidare e rafforzare la cooperazione e le relazioni internazionali - ha concluso - vorrei sottolineare l’importanza della curiosità scientifica che ci ha guidato e permesso di concretizzare quelle che in origine sembravano soltanto nuove idee".