Il cadavere fu visto in acqua da un pescatore domenica 8 maggio. Era in acqua da molto tempo ( Bellucci, soprannominato "Il cicciaio" scomparve a marzo da Limite sull'Arno ) e dunque irriconoscibile. Se l'autopsia non aveva risolto i dubbi c'ha pensato l'esame del Dna a scrivere la parola fine al mistero.
Il consulente nominato dalla Procura ha infatti comparato il profilo genetico del corpo ritrovato con quello della madre di Bellucci e gli elementi combaciano. Già in precedenza era stata notata la presenza di una placca in metallo all'altezza della tibia, la stessa applicata a Bellucci dopo un incidente qualche anno fa.
La notizia è riportata dal quotidiano "Il Tirreno" in edicola oggi.