Il 2024 è stato un anno record in Toscana per i trapianti di fegato. Nel corso dell’anno, infatti, nell’Unità operativa di Chirurgia epatica e del trapianto di fegato dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana (Davide Ghinolfi direttore facente funzione) ne sono stati eseguiti 176, il che fa del Centro di Pisa il secondo in Italia e il terzo in tutti i paesi dell’Unione Europea per volume. Rispetto al 2023 si è registrato un aumento del 31%.
“Il dato è particolarmente rilevante - afferma Ghinolfi – perché abbiamo aumentato il numero dei trapianti, migliorato i risultati in termini di sopravvivenza (d’organo e di paziente) e contestualmente incrementato l’attività di chirurgia epato-biliare, soprattutto mini-invasiva e robotica. Ottima inoltre l’attrattività acquisita nei confronti dei pazienti provenienti da fuori regione. Il 40% circa dei riceventi un trapianto a Pisa nel 2024 proveniva da fuori regione e due erano residenti al di fuori del territorio nazionale, grazie ad accordi di reciprocità del Centro nazionale trapianti. Il risultato ottenuto è frutto del lavoro di una equipe che si è arricchita negli ultimi anni anche di professionisti di giovane età che hanno affiancato quelli con esperienza ormai pluridecennale. Il ringraziamento - prosegue Ghinolfi – va a tutti i medici, a tutto il personale infermieristico del coordinamento e della degenza protetta e della sala operatoria, al personale amministrativo e a tutte le strutture aziendali ed extra-aziendali che collaborano alla riuscita del programma con impegno e abnegazione. Un particolare ringraziamento all’Unità operativa di Anestesia e rianimazione trapianti che gestisce i pazienti in ogni fase del trapianto con un’esperienza quasi trentennale. Le due ulteriori chiavi per il successo sono state l’enorme numero di donatori della Toscana e l’istituzione di una Rete regionale del trapianto di fegato”.
“La Toscana nel 2024 è la prima regione in Italia per la donazione di organi – aggiunge Ghinolfi - secondo il report nazionale sulle donazioni e i trapianti presentato dal Ministero della Salute. Un risultato che è la conseguenza della generosità delle persone, dell’attività di sensibilizzazione alla cultura del dono che Regione, Ott-Organizzazione toscana trapianti, coordinamenti locali, associazioni e scuole promuovono, ma anche di procedure consolidate e ben oleate. La Rete toscana del trapianto di fegato è stata creata per valutare e gestire il paziente epatopatico grave ed è stata sviluppata con l’apporto di tutte le strutture specialistiche che in Regione si occupano di queste problematiche, promuovendo anche appuntamenti formativi e di sensibilizzazione per dare una risposta rapida e accurata ai fabbisogni dei pazienti e delle famiglie nel pre- e post-trapianto. Da non dimenticare – conclude - che il 2024 è stato anche l’anno del raggiungimento del traguardo dei 3000 trapianti di fegato a Pisa (dal primo, nel 1996): un evento celebrato al Teatro Verdi con la partecipazione anche del premio Nobel per la Medicina, Craig Mello”.
“E’ una grandissima soddisfazione per tutta la Toscana apprendere che l’Unità operativa di Chirurgia epatica e del trapianto di fegato dell'Azienda ospedaliero-universitaria pisana è la seconda in Italia e la terza in Europa per il numero di trapianti di fegato eseguiti nel 2024. Lo scorso anno la equipe guidata dal dott. Davide Ghinolfi ha eseguito 176 trapianti, registrando un aumento del 31% rispetto al 2023. Lo scorso settembre avevamo festeggiato i 3mila trapianti eseguiti dall’Unità con una bellissima iniziativa al Teatro Verdi a cui avevano partecipato anche il Nobel per la Medicina Craig Mello e il sottosegretario al Ministero della Salute Marcello Gemmato. Eccellenze come queste ci spingono a fare ancora di più per garantire il nostro sistema sanitario” lo dice il consigliere regionale di Fratelli d’Italia e componente della Commissione Sanità Diego Petrucci.