Attualità

Il comitato libero culto, "Sì a Moschea"

Stamani una lettera è stata consegnata in Comune da parte di un gruppo di cittadini in rappresentanza del comitato per la libertà di culto

Si tratta di un intervento teso a sollecitare il rispetto della libertà di culto, in relazione alla costruzione della moschea a Pisa. 

Ecco il testo della lettera del comitato:

"Siamo un comitato di cittadine e cittadini molto preoccupati per la sua intenzione di privare la comunità musulmana del diritto a un adeguato luogo di culto a Pisa, in via Chiarugi.

Da persone libere, indipendentemente dalla nostra adesione o meno a una fede religiosa, riteniamo infatti pericoloso che i governanti abusino del proprio potere per promuovere provvedimenti – come la variante urbanistica sull'area attualmente destinata al centro culturale islamico – che ledono i diritti di una parte della cittadinanza.

I cittadini di Pisa l'hanno scelta democraticamente per governare la città, ma lei non può scegliersi i suoi cittadini. Il suo ruolo le impone di rispettare la Costituzione Italiana e di garantire i diritti di tutte e tutti, senza discriminazioni di “sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.

Per giustificare la variante che cancella la moschea, la sua amministrazione ha addotto motivazioni di natura urbanistica che, a un esame obiettivo, appaiono infondate o pretestuose. Anche qualora vi fossero effettivi impedimenti materiali alla realizzazione dell'opera, sarebbe comunque suo dovere istituzionale "rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale" al godimento dei diritti fondamentali – in questo caso della libertà di culto – di una parte della cittadinanza.

Siamo un comitato civico, non un partito o un movimento politico. Pertanto non siamo pregiudizialmente ostili nei suoi confronti. Anzi siamo disposti a collaborare con l'amministrazione qualora essa si impegnasse a “rimuovere gli ostacoli” che impediscono la realizzazione della moschea a Porta a Lucca.

Come primo passo collaborativo, la invitiamo a un incontro pubblico sul tema della libertà di culto, che noi vediamo non solo come principio costituzionale astratto, ma come garanzia di vera sicurezza e convivenza civile."