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Il locale va insonorizzato, parte il crowdfunding

Singolare inziativa di uno storico circolo del centro che ha lanciato una raccolta fondi, supportata da numerosi musicisti locali

Lo storico circolo Leningrad Café di San Martino, in via Silvestri, è stato il palcoscenico di debutto per numerosi musicisti pisani e, parliamo di più di vent'anni fa, è stato anche l'unico posto in città ad offrire musica dal vivo fino a notte fonda. Negli anni ha sempre resistito, nonostante le reiterate lamentele dei vicini per rumori e schiamazzi notturni e nonostante i vari cambi di gestione. Oggi, però, le normative comunali in materia di insonorizzazione acustica dei locali si sono fatte assai più stringenti e gli attuali gestori si sono travati di fronte spese insostenibili.

“È un punto d'aggregazione per i giovani e vogliamo che continui ad esserlo - dicono i gestori del Leningrad -, ma da più di un anno abbiamo grossi problemi a proseguire nel nostro lavoro in quanto ci troviamo costretti, a causa di un’ordinanza, a dover fare gli ennesimi lavori di isolamento acustico”.

Da qui è partita l'idea di una raccolta fondi, presto sostenuta da numerosi artisti pisani e non. Per insonorizzare completamente il locale ed evitare la chiusura serve un intervento di circa 30mila euro e il consiglio direttivo ha deciso di organizzare un crowdfunding per 10mila euro. L'intervento permetterebbe di abbattere i decibel emessi durante i live, andare incontro alle esigenze degli abitanti del quartiere e far sì che l'ordinanza di cessazione dei concerti venga definitivamente revocata.
Tra gli artisti pisani che sostengono la campagna di raccolta fondi troviamo Tommaso Novi e Francesco Bottai, ovvero i Gatti Mézzi, il chitarrista della Bandabardò Finaz e la cantante dei Betta Blues Society Elisabetta Maulo. Tutti loro hanno calcato il palco del Leningrad quando erano ancora alle prime armi e ora chiedono a tutti quelli che lo conoscono o lo conosceranno di farsi un regalo di Natale e sostenere un'icona del movimento artistico culturale pisano.