Politica

"Il Natale, terreno di improvvisazione politica"

I consiglieri de La città delle persone Martinelli, Lacroce e Gionfriddo denunciano le incertezze legate alla programmazione natalizia

Un'edizione della fabbrica di Natale agli Arsenali

"Invece di mettere al centro bambini e famiglie nel periodo più atteso dell’anno, si sfratta Babbo Natale. La destra pisana è davvero riuscita nell’impresa di essere peggio del Grinch". Così i consiglieri de La città delle persone Paolo Martinelli, Emilia Lacroce e Gianluca Gionfriddo ripercorrono le scelte dell'amministrazione comunale nel periodo di Natale e definiscono caotica la gestione dell'amministrazione comunale "che riesce a trasformare - hanno aggiunto - quello che potrebbe essere un periodo sereno e programmabile in una corsa all’ultimo minuto, senza rispetto per il lavoro degli uffici e per i cittadini". 

Secondo i consiglieri quest'anno si è toccato un nuovo record. "La cosiddetta Casa di Babbo Natale agli Arsenali Repubblicani chiuderà il 14 Dicembre per lasciare spazio a una mostra, immaginiamo programmata dall’assessore alla cultura e al patrimonio Bedini. E non è neppure la prima volta che il Comune inciampa sul Natale. Già lo scorso anno - hanno ricordato - c’era stato un pasticcio sulla gestione dei mercatini, finito sulle cronache della stampa locale. Dodici mesi dopo siamo daccapo, anzi peggio: la gara per la gestione delle iniziative di “Pisa città del Natale” è stata annullata qualche settimana fa, con il risultato che regna l’incertezza più totale su programmazione, operatori coinvolti e calendario delle attività.

"Intanto - hanno aggiunto - il 18 Novembre l’assessore Pesciatini annunciava trionfalmente sui giornali l’avvio delle attività natalizie dal 25 Novembre. Peccato che, nel momento in cui rilasciava interviste e dichiarazioni, la commissione di gara per scegliere l’operatore economico non si fosse nemmeno insediata. Altro che programmazione: qui siamo alla politica degli annunci, quella che riempie le pagine dei giornali ma lascia vuoti gli spazi della città".

Analizzando gli atti pubblicati all’albo pretorio, i consiglieri, in Terza Commissione, hanno chiesto chiarimenti. "In quella sede ci è stato confermato che gli eventi non sarebbero partiti il 25 Novembre e successivamente, con un nuovo atto, è stato posticipato - hanno concluso - l’avvio delle attività di allestimento del Natale al 29 novembre. Una rincorsa burocratica per provare a mettere una pezza agli annunci frettolosi. Sarà la volta buona? Come La città delle persone riteniamo inaccettabile che il Natale diventi l’ennesimo terreno di improvvisazione politica e di uso disinvolto dei luoghi pubblici. Pisa merita molto di più di un Babbo Natale sfrattato e di una città che scopre il programma delle festività a singhiozzo, tra una rettifica e un rinvio. Programmare per tempo e con serietà non è un miracolo di Natale: è il minimo che si dovrebbe garantire a una città".