Attualità

Il Parco di San Rossore interviene sul lungomonte

Per contrastare i cambiamenti climatici ecco filari alberati, fitodepurazioni e regimazioni, con il coinvolgimento delle comunità agricole

Nuovi filari di alberti

Nuovi filari alberati nei campi, siepi e alberature, fitodepurazione, livellamento dei terreni agricoli per la difesa dall’erosione, recinzioni e dissuasori ad ultrasuoni per salvaguardare i pascoli dagli ungulati, impianti fotovoltaici, regimazioni idrauliche: sono entrati nel vivo i lavori del Progetto integrato territoriale (Pit) che coinvolgono tutto il territorio della pianura pisana, dal Monte Pisano fino al Mare, ben oltre i confini del Parco di Migliarino San Rossore Massciuccoli. Gli interventi sono realizzati sia da enti ed istituzioni sia da aziende agricole.

"Pubblico e privato si sono uniti con un progetto comune che ha l'obiettivo di mantenere il territorio e renderlo in grado di resistere ed adattarsi ai cambiamenti climatici - ha spiegato il presidente del Parco, Giovanni Maffei Cardellini -. Il Parco esporta il suo modello culturale ed ecologico anche al di fuori dei suoi confini coinvolgendo abitanti ed agricoltori e rendendoli protagonisti di uno sviluppo sostenibile". 

Nuovo affluente rio Tana

I lavori sono eseguiti con la regia del Parco Regionale di Migliarino San Rossore Massaciuccoli, capofila del progetto che si è aggiudicato il finanziamento di 2,6 milioni di euro della Regione Toscana. Gli interventi sono concentrati nella fascia pedemontana tra Vecchiano e Vicopisano, nell'ambito delle bonifiche da Migliarino fino a Coltano e lungo il bacino del fiume Morto da Calci fino alla foce. 

La finalità è quella di proteggere dal dissesto idrogeologico, migliorare le gestione dell'acqua, valorizzare la biodiversità e le aree ad alto valore naturalistico, recuperare aree precedentemente degradate e incentivare la filiera corta. Nonostante le situazioni legate al Covid sono già terminati 22 lavori, 10 sono in corso e gli ultimi 16 sono in partenza a breve, anche in virtù del fatto che alcuni interventi hanno esigenze stagionali.