Cronaca

Il ponte aereo con Kabul garantito dalla 46a

Sono velivoli C-130J della 46a Brigata Aerea a fare la spola fra l'Afghanistan e Kuwait City, per portare in Italia diplomatici e collaboratori

Un C-130J della 46a Brigata Aerea impegnato nel ponte aereo con Kabul

All'aeroporto di Kabul, in questi giorni teatro di scene drammatiche dopo la presa dell'Afghanistan da parte delle forze talebane, atterrano soltanto aerei militari. Fra questi anche quelli italiani della 46a Brigata Aerea di Pisa, chiamati a svolgere il delicato compito di riportare in Italia il corpo diplomatico e i cooperanti italiani, nonché trarre in salvo i collaboratori afgani con le loro famiglie.

Passeggeri afghani a bordo del C130J

L'operazione messa in piedi dal Ministero della Difesa attraverso il Covi, il Comando operativo di vertice interforze, si chiama Aquila Omnia. Ai C-130J Hercules della 46a spetta il compito più difficile e delicato, fare la spola fra Kabul e il Kuwait. Una volta atterrate a Kuwait City, le persone portate in salvo vengono fatte salire su ben più comodi Boeing KC-767A dell'Aeronautica Militare, per completare il viaggio fino a Roma.

"Ringrazio gli oltre 1.500 militari italiani che stanno svolgendo, senza sosta, uno straordinario lavoro per assicurare il trasporto dei collaboratori afghani e dei loro familiari" ha detto ieri il ministro alla Difesa Lorenzo Guerini, annunciando l'imbarco a Kabul di altre 103 persone su un C-130J della 46a aerobrigata pisana.