I Garanti hanno stabilito che il quesito referendario è inammissibile, perché “nasconde motivi discriminatori”, spiegano i portavoce del comitato.
"Rileviamo al riguardo che il testo del quesito è identico a quello già ritenuto ammissibile dagli stessi Garanti nel marzo 2016; quel testo è stato elaborato dagli stessi garanti e il referendum riguarda la collocazione urbanistica e non il diritto di culto, che nessuno nega"
"Il Comitato “Il popolo decide” proseguirà con fermezza la sua attività in ogni sede, giudiziale e stragiudiziale, a tutela dei suddetti valori fondamentali, finché questi saranno realizzati", hanno spiegato i rappresentanti del comitato che nelle prossime ore faranno sapere le loro prossime mosse.