Politica

"Il progetto del Centro Sms è un flop"

Una Città in Comune, Pd e M5s criticano il bando dell'amministrazione per la gestione degli spazi delle associazioni: "Un vero e proprio fallimento"

Il Centro Sms

Le opposizioni si uniscono ancora. Stavolta, nel mirino di una nota congiunta firmata da Ciccio Auletta di Una Città in Comune, Olivia Picchi del Partito Democratico e Gabriele Amore del Movimento 5 Stelle, ci finisce il bando per la gestione del Centro Sms.

"Siamo davanti al flop più totale della Giunta Conti, a dimostrazione non solo di un progetto sbagliato ma della distanza siderale da quelle sono le esigenze delle associazioni - hanno scritto - sono infatti solo 5 su 12 gli spazi che verranno assegnati alle associazioni al termine di un percorso che è durato un anno. Il bando era stato pubblicato trionfalmente a Dicembre e la scadenza era fissata per il 31 Gennaio: a Giugno, grazie alla nostra audizione in commissione dell’assessore Magnani, si scopre che gli spazi non sono pronti, perché il Comune non aveva proceduto all’acquisto degli armadi per cui aveva stanziato 80mila euro".

"I locali, come prevedibile, sono risultati minuscoli per la maggior parte delle associazioni e non adeguati alle loro attività. Così, la metà dei partecipanti alla fine non ha occupato gli spazi a disposizione - hanno proseguito - avevamo denunciato fin da subito che il progetto dell’Sms non era assolutamente idoneo a ospitare le associazioni e a dare nuovi spazi alle associazioni della Leopolda. Non dimentichiamo, infatti, che il progetto è nato a seguito delle proteste delle associazioni cittadine sulla chiusura della Leopolda".

"A riprova che le nostre denunce erano fondate, oggi apprendiamo che il bando è un totale fallimento visto che meno della metà degli spazi saranno utilizzati, con costi ingenti per le stesse associazioni - hanno proseguito - a questo si aggiunge che le associazioni interessate, hanno presentato una progettualità che avrebbe dovuto iniziare a Gennaio del 2022 e che, dopo un anno, ancora non sono partite".

Le opposizioni, dunque, hanno chiesto una nuova audizione dell'assessore Magnagni. "Questo flop dimostra ancora una volta come le politiche della Giunta non abbiano in questi anni in alcun modo sostenuto quel patrimonio di socialità e cittadinanza attiva costituita dalle associazioni della nostra città", hanno concluso.