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"Aurelia chiusa, ci rimettono i commercianti"

Veronese (Confesercenti): "Si è pensato molto alle ripercussioni sul traffico, ma non a quelle che stanno investendo le attività"

Il presidente di Confesercenti Antonio Veronese

Con i lavori al Ponte di Tombolo è stato necessario chiudere l'Aurelia tra Pisa e Livorno. Ma molte sono le attività che sorgono proprio in quel tratto di strada. Confesercenti si fa portavoce delle istanze di questi imprenditori chiedendo al Comune di Pisa di concedere loro uno sgravio fiscale così da rendere meno pesanti le perdite economiche. “Stiamo parlando di attività commerciali che fino alla fine dell’anno non avranno reddito -sottolinea il presidente di Confesercenti Antonio Veronese- Avranno invece tasse da pagare. Chiediamo quindi all’amministrazione comunale di venire incontro, almeno sulle imposte di propria competenza, ai disagi di questi imprenditori”.

Si tratta di gestori di impianti di carburante e ristoratori che hanno la loro attività proprio nel tratto stradale che è stato temporaneamente chiuso per consentire i lavori.

“Siamo consapevoli del fatto che la chiusura della strada fosse necessaria – insiste Veronese -, ma al tempo stesso dobbiamo registrare come fino ad ora tutte le preoccupazioni sono state solo sulle ripercussioni sul traffico e non sulle attività commerciali. Sono arrivate richieste di togliere il pedaggio sull’autostrada per favorire i collegamenti da Livorno, ma nessuno ha pensato agli imprenditori”.

Poi un invito a vigilare sul rispetto dei tempi di riapertura. Ancora il presidente della Confesercenti area pisana. “Il termine dei lavori è fissato per il 22 dicembre, una data molto delicata se non sarà rispettata. Saltare quella scadenza, infatti, vorrebbe dire allungare la chiusura fino ad anno nuovo. Con ulteriori disagi agli imprenditori. Non dimentichiamo poi i collegamenti con Pisa da parte dei croceristi che arrivano a Livorno. Già oggi la tradizionale escursione nella nostra città – spiega Veronese – sta diventando più difficoltosa visti i maggiori tempi di percorrenza incompatibili spesso con quelli dell’escursione. Se la chiusura dell’Aurelia dovesse prolungarsi non è da escludere la cancellazione della stessa escursione. Siamo certi – conclude Antonio Veronese – che almeno l’amministrazione comunale voglia accogliere le nostre tesi e quindi chiediamo un incontro per verificare quali strumenti possono esserci per dare una mano a questi lavoratori”.