Attualità

In difesa della socialità in piazza Gambacorti

Diritti in comune torna a sollevare il problema delle concessioni del suolo pubblico e della fruibilità dello spazio pubblico

"Nei giorni scorsi finalmente dopo diversi solleciti è stato discusso in Terza Commissione Consiliare l’argomento da noi depositato a gennaio che chiedeva conto delle intenzioni della amministrazione comunale sul futuro di piazza la Pera per quanto riguarda le concessioni del suolo pubblico e la fruibilità non mercificata della piazza". Così Dritti in comune ripercorre i passaggi, dopo la mobilitazione cittadina a difesa delle piazze pubbliche. 

"Con l'ennesima ordinanza dei mesi passati la giunta Conti ha provato a cancellare la socialità di una delle ultime piazze in città che ancora resiste alla totale mercificazione, in cui dal primo pomeriggio alla sera bambini e bambine, famiglie, studenti e studentesse si incontrano e vivono lo spazio pubblico. Il vero obiettivo - hanno aggiunto dal gruppo consiliare di minoranza - neanche troppo celato è quello di trasformare la piazza in un unico “tavolinificio”, cancellando lo spazio liberamente fruibile da tutti. Da qui la nostra richiesta di argomento. Le nostre preoccupazioni erano, infatti, fondate, ma abbiamo anche buone notizie. Infatti l’assessore ha chiarito che è stato redatto dagli uffici comunali e dalla Sepi un progetto, sottoposto anche all’ attenzione degli esercizi commerciali, per un piano di riorganizzazione delle concessioni per piazza Gambacorti che prevederebbe lo spostamento dei tavolini al centro della piazza anche con strutture come ombrelloni, occupando così quello che è oggi lo spazio libero". 

Nei fatti questo progetto sembrerebbe in standby "perché le attività commerciali hanno espresso delle perplessità - hanno specificato - sullo spostamento centrale per il troppo caldo. Le concessioni di suolo pubblico verranno date, come sono attualmente, davanti ai locali, facendo però finalmente rispettare la distanza dei tavolini dalla panchine, a seguito delle nostre ripetute denunce, di 1,5 metri come previsto dalla normativa. Piazza Gambacorti è una delle ultime piazze in città in cui poter giocare, incontrarsi, sedersi, parlare senza dover pagare. È questo per la destra il problema da risolvere, altro che il decoro e l’insicurezza. Va rilanciata una grande campagna in tutta la città per un diverso modo di vivere gli spazi pubblici, contrastando l’idea di un centro cittadino e delle sue piazze come di un solo grande bar a pagamento con intorno la desertificazione sociale".